Stagione balneare 2025, sempre più cara in Fvg: prezzi in crescita, ma spuntano nuove formule per risparmiare
Aumenti contenuti ma generalizzati per ombrelloni e servizi accessori. In regione punte fino al +15,6%. Cresce il turismo esperienziale e digitale: tra app, assicurazioni meteo e pacchetti all inclusive, cambiano le strategie di consumo sulle spiagge italiane

Andare al mare e prendere ombrellone e lettino ormai è diventato un privilegio da lusso. L’Osservatorio nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, ha realizzato il consueto monitoraggio dei costi dei servizi balneari nella stagione 2025, rilevando le ultime mode e tendenze: secondo i dati emersi, i costi aumentano mediamente del +2,3% rispetto al 2024. Leggermente più alti rispetto all’andamento nazionale gli aumenti rilevati in Friuli Venezia Giulia: prendendo a riferimento gli stabilimenti per i quali è possibile stabilire un confronto omogeneo, vale a dire le tre principali gestioni di Lignano (Sil, Pineta e Lisagest) e Marina Julia a Monfalcone, gli aumenti rilevati, prendendo a riferimento i prezzi medi rispettivamente di alta e bassa stagione, vanno dallo zero di Marina Julia (prezzi invariati) a punte del 15,6% (Sil Riviera, prezzi medi di bassa stagione).

Tornando all’andamento generale a livello nazionale, cresce soprattutto il costo dell’abbonamento giornaliero (+3%). Aumenta anche il costo per il noleggio di pedalò, sup, canoe, sempre più in voga tra i bagnanti (+2%, dopo l’aumento record del 10% registrato lo scorso anno). Rimane fermo, invece, il costo dell’abbonamento stagionale, in calo tra le preferenze degli italiani.
Aumenti sì contenuti, ma non dappertutto. La regione dove si registrano i maggiori rincari è la Sicilia, che pur avendo costi nella media ancora relativamente contenuti rispetto al resto d’Italia, registra un aumento del +6% rispetto al 2024. Segue la Sardegna, con il +4% e Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Liguria con il +3%.

La ristrettezza dei bilanci familiari, anche quest’anno, spinge i cittadini a cercare soluzioni per risparmiare, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, per chi vuole godersi la comodità dello stabilimento dopo le 14 o solo la mattina (pagando fino alla metà dei costi applicati per l’intera giornata). Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato.
È possibile risparmiare anche grazie ai pacchetti all inclusive, che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi che possono variare da 35 a 50 euro a seconda del menu, della fila dell’ombrellone, nonché del giorno di fruizione. Non mancano, anche quest’anno, nuovi servizi legati soprattutto alla prenotazione online: molti stabilimenti, infatti, con il supplemento di circa 5 euro, consentono di aggiungere ai servizi prenotati una “assicurazione maltempo”, che permette di non perdere l’importo speso in caso di temporale o condizioni meteo proibitive.
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