«Lucio correva anche nella vita»: addio a Bonessi, atleta e tennista gentiluomo
Sfiorò l’Olimpiade del ’60 nei 100 metri, poi divenne un talento del tennis a Monfalcone. Aveva 85 anni. La famiglia: «Salutiamolo con un pensiero leggero, come lui sapeva essere»

Aveva cominciato a correre sin da bambino quando, con i genitori Eugenio e Iolanda e i fratelli Tito e Franco, dovette lasciare la natìa Brioni, lo splendido arcipelago non lontano da Pola. E di corsa ha attraversato la vita eccellendo prima nell’atletica leggera e poi nel tennis.
Lucio Bonessi, 85 anni, è mancato all’ospedale di Monfalcone al termine di una lunga degenza. Negli anni Cinquanta, Bonessi era cresciuto sportivamente sulla pista di atletica di terra battuta dello stadio Cosulich.
Era l’epoca d’oro dell’atletica monfalconese con i talenti forgiati dal professor Umberto Sanzin. Il circolo ricreativo Crda aveva plasmato atleti del calibro di Ennio Boschin, campione italiano del martello, Bruno Poserina, azzurro nel decathlon e Sergio Rossetti, che raggiunse i vertici nazionali nell’asta e nel decathlon.
Lucio Bonessi sfiorò la partecipazione ai Giochi olimpici di Roma del 1960 nei 100 metri, specialità che vide trionfare Livio Berruti. Lucio partecipò alle selezioni dove giunse al quarto posto: furono convocati solo i primi tre. Eccolo di seguito calcare un’altra terra rossa, quella del Tennis club Monfalcone dove il padre Eugenio era direttore sportivo e giudice di sedia.
Bonessi bruciò le tappe imponendosi tra i migliori classificati del Friuli Venezia Giulia. Erano gli anni del tennis vellutato, i colpi si portavano dall’alto al basso (backspin) imprimendo alla pallina traiettorie imprevedibili e liftate. Lucio ne era un interprete sopraffino. Poi venne il topspin e il tennis è diventato uno scambio di sassate quale è oggi. Bonessi era velocissimo, disorientava gli avversari con i suoi fulminei movimenti.
La sua specialità era il servizio seguito dalla volée sotto rete. Tra i tanti successi colti da Bonessi numerosi quelli ottenuti nel doppio con Piero Gregoretti. Bonessi era una persona ironica, dalla battuta pronta, con un’innata capacità di sdrammatizzare. Affiorava di tanto in tanto la nostalgia per l’Istria ma la consolazione era la famiglia.
La moglie Roberta e i figli Marta con Tomas e Matteo con Erika invitano quanti conoscevano Lucio a salutarlo lunedì 4 agosto alle 9 nella cappella dell’obitorio dell’ospedale di Monfalcone. Seguirà alle 11 la messa nella chiesa della Marcelliana.
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