Un viaggio da fare nel 2025, Milano accende i riflettori sui festival del Fvg
L’incontro ha portato al tavolo dei relatori i rappresentanti delle principali rassegne culturali regionali

Milano ha acceso mercoledì 12 febbraio i riflettori sui festival e i premi letterari e giornalistici del Friuli Venezia Giulia, regione fra le più vivaci della scena culturale nazionale. La Libreria Mondadori Duomo, cuore pulsante della città, ha fatto da palcoscenico a “Un viaggio da fare 2025. Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 verso una cultura di frontiera”, vetrina d’eccezione voluta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, organizzata con la partnership di Fondazione Pordenonelegge, per raccontare il territorio attraverso le sue eccellenze culturali, con uno sguardo rivolto al futuro.
Aperto da Massimiliano Finazzer Flory, curatore del progetto e condotto da Fabrizio Spadotto, direttore del Servizio attività culturali della Regione (e con alcune “incursioni” dell’ex assessora regionale alla cultura Tiziana Gibelli), l’incontro ha portato al tavolo dei relatori i rappresentanti delle principali rassegne culturali.

Seguendo rigorosamente il calendario, ad aprire il pomeriggio è stato Claudio Cattaruzza, direttore artistico del festival Dedica di Pordenone (15-22 marzo), evento che costituisce un unicum internazionale, scavando nell'opera di un singolo autore e approfondendola attraverso molteplici linguaggi. Quest'anno il protagonista sarà lo scrittore iraniano-olandese Kader Abdolah, in un'edizione che, come sempre ,vedrà anche un forte coinvolgimento delle scuole e delle università.
«Il nostro obiettivo e impegno con il pubblico è promuovere un dibattito su temi globali che influenzano la nostra vita e le future generazioni. Quest'anno il filo conduttore sarà Borderless, in sinergia con GO! 2025», ha affermato Paola Colombo, co-curatrice del festival Vicino/Lontano di Udine, in programma dal 7 all'11 maggio, con il Premio Terzani.
Gorizia e Nova Gorica, Capitale europea della cultura, sono l’humus di èStoria, il Festival internazionale della storia (26 maggio -1 giugno). «Storia come patrimonio da trasformare in spunti di riflessione per il presente e il futuro», ha affermato Adriano Ossola, anticipando che il tema 2025 sarà “Città”, con un viaggio fra le città del passato alle megalopoli di oggi e di domani.
Il confronto come strumento per decifrare la realtà è il fulcro di PordenonePensa (3-14 giugno), che, secondo l’organizzatore Mario Boranga, si pone come antidoto alla polarizzazione del dibattito pubblico: "Creiamo spazi per opinioni divergenti, con dialoghi e confronti che vanno oltre la superficie".
Del più giovane Festival del giornalismo Leali delle notizie (10-15 giugno, Ronchi dei Legionari) e della sua crescita ha parlato il curatore Luca Perrino, affiancato da Silvia De Michielis, che ha sottolineato l'importanza del Premio Leali young dedicato ai giovani giornalisti, in memoria di Cristina Visintini, evidenziando il tema del 2025, “Guerra e pace”.
Paola Schiffo ha ripercorso la crescita di pordenonelegge (17-21 settembre), diventato un appuntamento imprescindibile per gli amanti dei libri, da piccolo festival a evento che ha cambiato il volto di Pordenone, presentando anche i riconoscimenti collegati alla rassegna, il Premio letterario Friuli Venezia Giulia “Il racconto dei luoghi e del tempo” e il Premio Umberto Saba Poesia.
Infine, il direttore scientifico Tommaso Piffer ha raccontato l’evoluzione del Premio Friuli Storia, che ha saputo creare una comunità di oltre un migliaio di lettori in tutta Italia. «Stiamo costruendo il Circolo della Storia, un punto di riferimento per gli appassionati, che debutterà nell'autunno 2025», ha annunciato.
“Un viaggio da fare 2025” proseguirà fino a sabato, nella Libreria Duomo, con un cartellone letterario di importanti voci del Nord-Est. Oggi, alle 18, toccherà al giornalista e scrittore Paolo Rumiz che dialogherà con il giornalista sloveno Ervin Hladnik Milharčič e Finazzer Flory sui temi del suo ultimo libro “Verranno di notte”, una riflessione sulla crisi europea tra guerre, nuovi barbari digitali e poteri selvaggi dell’economia, ma anche sui segnali di resistenza che attraversano il continente. Il pomeriggio di domani sarà dedicato alla 50ma edizione del Premio Nonino con Giannola e Antonella Nonino ospiti alle 18, seguite da un incontro, alle 18.30, con lo scrittore triestino Mauro Covacich sulla “Trilogia triestina” dedicata a Svevo, Joyce e Saba, che l’autore ha portato in scena nelle ultime stagioni sui palcoscenici italiani, riunendo poi quelle lezioni-spettacolo nel nuovo libro per La nave di Teseo.
A chiusura, una degustazione di eccellenze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia.
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