Valeria Perdonò in scena con “Amorosi Assassini facciamo finta di niente”

Elisa Michellut
Uno spettacolo per rompere il silenzio e per aprire una riflessione sul problema della violenza sulle donne. Fogli e un pianoforte, documenti e musica, cronaca e poesia, l’attualità con il sorriso dell’ironia. Domenica, al teatro Pasolini di Cervignano, alle 21, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, andrà in scena “Amorosi Assassini. Facciamo finta di niente, dai...”. Sul palco Valeria Perdonò, in doppia veste di autrice e attrice, affiancata al pianoforte da Marco Sforza.
Si tratta di uno spettacolo fuori abbonamento, a ingresso libero, a cura dell’associazionee Teatro Pasolini. La violenza sulle donne continua a essere protagonista delle più crudeli vicende di cronaca. Partendo dalla storia vera di una donna, Francesca Baleani, sopravvissuta a una violenza inaudita, quella del suo ex, si parlerà di violenza di genere, di amore e di donne. Al termine dello spettacolo, Valeria Perdonò, formatasi tra gli altri con Lorenzo Salveti, Luca Ronconi, Anna Marchesini, Paolo Graziosi e Cesare Lievi, Alessia Zambon, assessore alla cultura del Comune di Cervignano, e Luisa Schiratti, condirettore artistico del Css, dialogheranno con il pubblico. “Amorosi Assassini” nasce dall’incontro folgorante di Valeria Perdonò con l’omonimo saggio, edito da Laterza, in cui tredici giornaliste e scrittrici raccontano casi di femminicidio e violenza avvenuti in un solo anno. Lo spettacolo intreccia parole di disperazione a meravigliosi attaccamenti alla vita. Protagonista è il coraggio di una donna, che parla di donne con un uomo e assieme al pubblico. «In questo spettacolo – spiega Perdonò – non cerco di dare risposte, ma di creare un confronto. Il teatro è un mezzo di comunicazione vivo. C’è un essere umano che parla e si rivolge alle persone e questo permette di riflettere. È un tema che mi sta a cuore, come attrice e come donna. Bisognerebbe parlarne sempre».
Una storia vera, di cronaca giudiziaria, quella di Francesca Baleani, sopravvissuta a un tentato omicidio da parte del marito. «A volte – le parole di Valeria – si scambia per amore il possesso. La violenza sulle donne spesso viene confusa con il troppo amore di un uomo e diventa protagonista delle più crudeli vicende di cronaca. Tra tante storie mi ha colpito quella di Francesca perché ha un lieto fine, se così si può dire (si è salvata per miracolo ed è riuscita a ricominciare una nuova vita), ma anche perché si è consumata in un ceto sociale e culturale benestante. Il suo ex marito era direttore di un importante teatro. Si pensa sempre che queste storie avvengano ai margini ma non è così. Il tono ironico che utilizzo non significa sminuire il problema, ma veicolare il messaggio con più leggerezza. Perché nonostante tutto all’amore ci crediamo, quello sano». —
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