Un’altra fiction e il film di Salvatores: Demetra Bellina tra tv e cinema

L’attrice udinese sul set con Bisio per “Tutta colpa di Freud” e in “Comedians”. «Attiro le cose che mi piacciono e ora punto a pellicole internazionali» 
Da sinistra: Demetra Bellina con Claudio Bisio, Marta Gastini e Caterina Shulha in "Tutta colpa di Freud"
Da sinistra: Demetra Bellina con Claudio Bisio, Marta Gastini e Caterina Shulha in "Tutta colpa di Freud"

UDINE. C’è chi vuole tutto subito e chi sa aspettare, annusa il momento giusto e solo allora tira fuori gli artigli per lasciare un segno che sia il più possibile indelebile. Zitta zitta l’udinese Demetra Bellina ha alzato l’asticella multitasking facendo girare negli ultimi anni il suo nome.

Non sarà un caso se Rolando Ravello l’ha voluta accanto a Claudio Bisio per la fiction “Tutta colpa di Freud”, la versione televisiva dell’omonimo film di Genovese finita di girare in estate e prossima a uscire su Amazon e Canale 5, e se Gabriele Salvatores l’ha chiamata per un ruolo nel suo “Comedians” con riprese a Trieste.

Prima e dopo il lockdown di marzo, sfruttato tutto per elaborare progetti, anche musicali – Demetra ha un suo gruppo, “Lola & The Bills”, dove suona e canta – la bionda attrice venticinquenne non s’è fermata un attimo. In “Tutta colpa di Freud”, progetto Amazon-Mediaset prodotto da Lotus, Demetra è Emma, la figlia più piccola dello psicanalista Francesco Taramelli (Bisio). Un ruolo che non è del tutto nuovo, per Demetra, che è stata la pargola ribelle di Alessio Boni e Stefania Rocca nella fiction Rai “Di padre in figlia”.

«In “Tutta colpa di Freud” ho 18 anni – racconta l’attrice udinese – e finito il liceo voglio fare l’influencer. Rispetto al film di Genovese ci sono alcune differenze, per esempio non c’è la figura del sordomuto di cui si innamora Maria». Nel cast ci sono anche Caterina Shulha e Marta Gastini, le due sorelle di Emma, coprotagoniste con Bisio e Bellina.

«Maria e Sara sono più grandi e legate tra di loro, io – prosegue Bellina – sono quella maggiormente coccolata da papà. La fiction racconta il rapporto tra le sorelle e il padre e naturalmente fa leva sull’amore, che inevitabilmente si rifà alla famiglia di origine. Alla fine se ne cerca uno uguale a quello che si ha ricevuto o si rifugge da quel modello.

Emma è giovane – spoilera – ed è matura per alcune cose, ma immatura per altre, come le questioni di cuore, che non comprende ancora bene. Si concentra sul lavoro, proprio come sono abituata a fare io, per cui non è stato difficile interpretarla».

E Claudio? «Bisio sul set è stato fantastico, un professionista serio e divertente che non se la tira neanche un po’. Non appena compariva, portava con sé una ventata di buonumore». Otto puntate da una cinquantina di minuti l’una che dopo un passaggio su Amazon Prime arriveranno – ma non c’è ancora una data – su Canale 5.

Nel capoluogo giuliano ha da poco più di un mese finito di girare “Comedians” – basato sull’omonimo testo teatrale di Trevor Griffiths e prodotto da Indiana Production, Rai Cinema in collaborazione con Fvg Film Commission – dove Salvatores le ha riservato un «piccolo ruolo».

«Nel film sono una studentessa che frequenta un corso – fa sapere l’artista friulana –, lavorare con Salvatores è incredibile, è bellissimo fare cinema: non mi stanco mai di ripetere all’infinito una scena prima che si trovi l’inquadratura giusta».

Ma non è finita qui. È stato presentato pochi giorni fa al Science+fiction festival di Trieste il corto distopico “L’elemosina”, un dramma sociale firmato da Gianni De Blasi e con Iaia Forte, in cui Bellina impersona una presentatrice televisiva.

E sono rimaste ancora tante cartucce da sparare: per fine anno sono previste le riprese di un’altra serie per la Rai e un film indipendente di Alessandro Marzullo, girato in pellicola, è in attesa dell’uscita. La ragazza («attiro le cose che mi piacciono») ha idee chiare e obiettivi precisi: «Punto al cinema, soprattutto internazionale – confida –, e all’Oscar, un giorno». —


 

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