Un tributo a Enrico Fruch, il cantore del Friuli nato 150 anni fa
Esce la ristampa di Antigais, pubblicato nel 1926. Sabato e domenica a Rigolato gli eventi per ricordarlo
Un tributo a Enrico Fruch, cantore della Carnia e del Friuli, a 150 anni dalla sua nascita. Nasce con questo obiettivo la ristampa di Antigais, silloge di tutta la sua produzione poetica e letteraria, pubblicata dalla Panarie nel 1926, quando il poeta era ancora in vita, e accresciuta nell’edizione postuma del 1949. Un’iniziativa promossa dal Comune di Rigolato, che gli diede i natali, in collaborazione con l’Arlef.
Nato nella frazione di Ludaria il 20 settembre 1873, trascorse l’infanzia a Premariacco. Frequentò le scuole a Cividale, quindi le magistrali a Sacile e a Padova, dove conseguì il diploma nel 1892. Fu maestro elementare a Resia, Osoppo, Moggio e Udine, dove, nel dopoguerra, superati gli esami da ispettore, fu anche direttore della vecchia scuola di San Domenico e di quella di via Dante. La sua dedizione gli valse la medaglia d’argento dei benemeriti per l’insegnamento, unico pubblico riconoscimento nel corso di un’esistenza vissuta in maniera schiva e modesta.
I suoi versi sparsi, a partire dal 1896 nel periodico “Pagine friulane” vennero da lui raccolti con altre poesie in lingua italiana nel volumetto Friuli (Udine, 1899). Una scelta di soli componimenti friulani ricomparve nei Versi in vernacolo friulano (Udine, 1906). Dopo un lungo periodo di silenzio, uscì improvvisamente Antigais (Udine, 1926).
La morte lo colse a Udine il 6 dicembre 1932, al termine di una breve malattia.
La ristampa della sua raccolta esce con il titolo Antigaiis, una revisione voluta per rendere coerente il titolo con la grafia utilizzata dallo stesso poeta. Sarà presentata sabato a Rigolato, dove 74 anni fa la comunità ha celebrato il suo illustre concittadino collocando il suo busto in bronzo realizzato da Max Piccini nello spazio antistante al municipio.
La parte commemorativa e centrale dell’evento sarà a cura di Eddi Bortolussi, poeta, scrittore, attore, giornalista, docente di Lingua e Cultura friulana della Filologia che delineerà la figura dell’uomo e del poeta Enrico Fruch
La cerimonia avrà per “protagonisti” gli alunni della scuola primaria di Ovaro - Istituto comprensivo di Comeglians, coinvolti dalle insegnanti nella preparazione di un video dedicato al poeta, che verrà proiettato quel giorno in apertura dell’evento. Ai bambini si riallaccerà Vilia Candido, nata a Rigolato, ex insegnante, che accompagnerà il loro intervento, tramite video, con riflessioni sul ruolo dei poeti, su quanto sia importante la loro parola per un recupero memoriale, per tenere vivo il senso di appartenenza a una comunità.
Concluderà l’evento l’esibizione del coro Zoltan Kodaly di Passons. Domenica, 6 agosto, a Ludaria la sua gente lo ricorderà con orgoglio e grande commozione.
Per onorare la sua figura, la comunità si riunirà davanti alla sua casa natia dove è apposta una targa, per una breve commemorazione. Presso Il Cral del paese sarà inaugurata la mostra fotografica “Naturalmente” di Marco D’Agaro, di Ludaria, che con le sue foto proporrà un’immersione nella natura, con le sue più svariate sfaccettature e colori come ha saputo fare Enrico Fruch, che ne ha cantato la bellezza.
Enrico Fruch dedicò tutta la sua esistenza alla scuola e per il suo impegno, unito alla passione didattica gli valse la medaglia d’argento per l’insegnamento. Fu l’unico riconoscimento che ricevette durante la sua esistenza, vissuta in maniera schiva e lontana da ogni aspirazione volta a ricercare fama, per questo l’amministrazione comunale ha inteso rendergli l’omaggio e il doveroso tributo celebrandolo con un programma articolato su due giorni di iniziative. Proprio di fronte al Neval, nel ricordo delle notti fredde e limpide vissute nel suo piccolo borgo di Ludaria, come in una sorta di incantesimo che si riconnette alle radici, giunge l’eco di una delle liriche più commoventi: «Su, te casere, ’e ven une vilote puartade dal vint neris i pins, un stelat, un seren, e a lis stelis d’arint».
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