Udinescrive: sei scrittori e fotografi si raccontano
Appuntamento mercoledì in sala Aiace a Udine. Tra gli ospiti Angelo Floramo e Paolo Patui
Scrittori, giornalisti e fotografi. Sei personaggi si confronteranno domani, mercoledì, alle 17.30, nel Salone del Popolo a Udine, per Udinescrive, la nuova edizione dell’evento ideato dallo scrittore Lino Leggio. Un momento per confrontarsi sulla scrittura e sulla fotografia. All’incontro parteciperanno l’assessore regionale alla cultura Mario Anzil e quello comunale Federico Pirone.
Abbiamo chiesto ai sei partecipanti di anticiparci cosa rappresenta per loro la scrittura.
ANGELO FLORAMO
La scrittura è per me una passione profonda. O meglio ancora uno di quei vizi che non si vogliono dismettere. Tanto che non oserei mai definirmi uno scrittore. Uno “scrivente” semmai. Registro tracce delle mie emozioni su tutto quello che mi capita al momento sottomano: un vecchio Moleskine, il bordo di un sottobicchiere per la birra, il retro di qualche fogliaccio per gli appunti. Annoto viaggiando. In osteria o sul bordo di una strada. Poi, rientrato in tana, metto insieme i pezzi. E me con loro.
PAOLO PATUI
Scrivo per dire agli altri quello che non direi nemmeno a me stesso; scrivo per stupirmi, intrecciando trame vere con orditi di fantasia, e scoprire così che una volta agugliate le une agli altri, non so più distinguerle all’interno dell’intreccio finito. Per scrivere spio il mondo, lo scavo, lo raschio fino riconoscere il dolore e l’incanto di storie e personaggi capaci di mettere a nudo il mio essere così incredibilmente diverso da come immaginavo, incredibilmente in sintonia a come vivo.
ALESSANDRA ZENAROLA
Per me la scrittura è un’amica preziosa. Sopporta i miei sbalzi d’umore, le mie malinconie, e io la ricambio alleggerendola con l’ironia. Credo di non avere mai trascorso una giornata, negli ultimi anni, senza scrivere o, almeno, senza pensare alla scrittura. Quando viaggio, salgo sopra un treno, mi incanto davanti alla pioggia, spingo il carrello al supermercato, ho già in mente come raccontare la scena. La scrittura inoltre ha un pregio immenso e confortante: mentre noi svaniamo, lei dura per sempre.
LUANA DE FRANCISCO
Pagine di diario fitte di pensieri, da bambina. Block notes altrettanto pieni di appunti, spesso comprensibili a me soltanto, dai diciassette anni in su. I tasti del computer, a casa e in redazione, sotto dita allenate a seguire il ritmo delle notizie, per un tempo tanto indefinito quanto può esserlo la passione di una vita. Lo sfondo bianco dei fogli, così come poi quello dello schermo, sono sempre stati l’alleato migliore per dare ali e voce alle idee che mi frullavano in testa. Perché la scrittura, nella mia vita, era e resta sinonimo di libertà. Mi nutre e mi svuota, proprio come la lettura. Accade ogni giorno, con rinnovato entusiasmo, e la linfa arriva dalla professione che scelsi quand’ero ancora una liceale e che continuo ad amare e ringraziare.
ULDERICA DA POZZO
Scrivo con la luce e le ombre.La fotografia è entrata mia vita come una magia benefica. Quello che vedevo , potevo farlo diventare racconto. Ho fotografato per viaggiare dentro di me e le mie ombre e dentro quello che mi circondava. Ho voluto che i racconti diventassero libri, perché i libri rimangono, entrano nelle case, diventano eredità di tempo, se viaggio certe giornate nel mio archivio o apro un mio libro ,non sono sola sento che che tutti sono con me, i mie grandi vecchi, i miei malgari, le mie donne del latte, i ragazzi nei riti, le vecchie case, l’acqua che scende e diventa ghiaccio. Le parole, quando scrivo, sono immagini che corrono veloci, le lettere diventano vita e viaggiano e nel tempo e stanno acconto alle foto come un racconto in cui mescolo immagini e parole.
ROBERTO MEROI
Tutto scaturisce dall'infanzia. Nasci in una famiglia di tre fratelli calciatori, cominci ad andare al Moretti da bambino, inizi da adolescente a scrivere articoli sul settimanale dell'Udinese Club. Poi passi ad articoli su Udine e il Friuli. Trovi un bravo editore che ti pubblica un libro con tanti dei tuoi articoli scritti negli anni prima su varie testate. Vuoi anche far sorridere i tuoi lettori con qualche pubblicazione umoristica o divertirti tu stesso ad elaborare quiz. Sei di madrelingua friulana e quindi non puoi esimerti dallo scrivere libri in friulano, anche per l'infanzia. Ami il bello e decidi di non tenere nel cassetto le tue fotografie ma di condividerle con gli altri e così regali volumi d'immagini della tua terra. Sono soddisfazioni!
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