Da Udine ai palchi di tutta Italia: il ballerino Alessandro Piuzzo si mette in gioco
Il giovane talento della danza ha iniziato alla Scuola del Piccolo Teatro. Ora la sua è diventata una scelta di vita: «Dalle cose semplici può nascere qualcosa di importante»

Gli esordi nella danza alla Scuola del Piccolo Teatro di Udine, un interesse trasformatosi passo dopo passo in una scelta di vita, «dalle cose semplici può nascere qualcosa di più importante» afferma Alessandro Piuzzo. Oggi affacciandosi a una carriera professionale che spazia dalla scena coreutica tout court a quella operistica, il giovane udinese danza al Petruzzelli di Bari nell’opera Don Carlo per la regia di Joseph Franconi-Lee e sarà protagonista, sabato, primo novembre all’oratorio di S. Michele a Padova della creazione coreografata da Adriana Cristiano, Il canto di Orfeo, regia Claudio Malangone.
La sua storia - sin da bambino conferisce alla danza un valore che trascende il semplice divertimento - è segnata da un incontro speciale, quello con Gabriella Furlan Malvezzi, direttrice del corso di perfezionamento professionale, PadovaDanzaProject, nonché di un Festival internazionale, La Sfera danza.
Selezionato per il suo progetto formativo, volto a preparare giovani esordienti al palcoscenico, Alessandro cambia città, Padova, un passaggio cruciale che gli consente di entrare in contatto con maestri e coreografi di alto profilo: «Con loro ho avuto modo di conoscere me stesso attraverso uno scambio proficuo e continuo di energie, pareri e idee. Nell’interazione, ognuno porta con sé un mondo a parte ed entrando in sintonia con i professionisti con cui si lavora di volta in volta, si mette in gioco».
Poi, proprio grazie al Festival ha la possibilità di andare in scena in diverse occasioni anche esterne, collaborando con ospiti rinomati, come per la tournée di Bolero-prigionia di un amore in Sardegna accanto a Luciana Savignano con le coreografie di Milena Zullo.
Negli ultimi due anni si esibisce in tutta Italia nell’ambito dell’opera, il regista Stefano Poda lo sceglie per Aida (ripresa dopo il successo in mondovisione su Rai 1), Nabucco, Turandot, Eduardo e Cristina. Anche se il ricordo più bello è legato a un classico, la tournée in Cina, nel 2019, con il Lago dei cigni di Maria Grazia Garofoli dove, per il Roma City Ballet, interpreta il pas de deux nella danza ungherese del 3° atto.
«Faccio difficoltà a definirmi, non è mancanza di consapevolezza, so chi sono, mi è difficile ridurre i concetti in poche parole … almeno che non si tratti di composizioni brevi e concentrate, come le poesie che scrivo. Il movimento, che è più istintivo, è forse il motivo della mia scelta».
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