Teatro in friulano, prosa e concerti: prende il via la stagione del Bon
Presentato il cartellone di eventi a Tavagnacco. Tra gli ospiti Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi

TAVAGNACCO. Il teatro Luigi Bon va “Oltre” con la stagione di spettacoli 2023/2024, presentata – lunedì 16 ottobre – alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Mario Anzil, del sindaco di Tavagnacco, Giovanni Cucci, del direttore dell’Ert Fvg, Alberto Bevilacqua, e di Andrea Giavon, presidente della Fondazione Luigi Bon.
La rassegna inizierà con gli eventi in lingua friulana “Invît a Teatri” per tre domeniche pomeriggio: il 29 ottobre e il 5 e 12 novembre. Al Teatri Stabil Furlan verranno proposti due spettacoli volti a promuovere l’importanza delle lingue minoritarie, nelle serate del 24 e 25 novembre, oltre allo spettacolo “Se non avessi più te…”, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, promosso dal Comune di Tavagnacco.
Il programma di prosa, in collaborazione con Ert Fvg, si sviluppa in 6 appuntamenti. Il debutto è previsto il 17 novembre con lo spettacolo “Le dolenti note-il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti”; proseguirà poi venerdì 1º dicembre con “Cumbinin”, in coproduzione con il Css Teatro Stabile di Innovazione; seguiranno lo spettacolo metateatrale curato da Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi, intitolato “Le verdi colline dell’Africa” il 16 gennaio; l’adattamento di Alessandro Benvenuti de “Le allegri comari di Windsor”, con la regia di Ugo Chiti, il 24 febbraio; “La Lettera” di Paolo Nani il 29 febbraio e, a chiusura, “Homo modernus”, di Leonardo Manera.
Il programma musicale e concertistico della rassegna verrà invece inaugurato il 27 novembre dalla zoOrchestra con musiche a tema mondo animale; proseguirà il 10 dicembre con la giornata goriziana e l’appuntamento intitolato “Let’s GO!2025”.
Il 22 gennaio “Da Cinecittà a Hollywood”; martedì 13 febbraio l’annuale appuntamento con il pianista Grigory Sokolov; il 16 marzo si esibirà il Quartetto Indaco, vincitore del concorso di Osaka, con nell’incontro intitolato “Mezzocielo 3.0”: un connubio tra musica, neuroscienze e arti visive.
Il 18 aprile, a chiusura della rassegna, ci sarà “La Divina Callas”, con le voci scelte dall’Accademia di Udine. I concerti si terranno nelle domeniche di maggio con i migliori giovani artisti allievi di Con&corso, formati dalla Masterclass di Musica da Camera della Fondazione.
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