Il teatro Contatto e i Tempi generativi: dalle prime assolute alla realtà immersiva

Un progetto con 21 spettacoli e 9 nuove produzioni: da Timi a Cuscunà fino a Emma Dante sono tanti gli ospiti

Fabiana Dallavalle
Da sinistra Fabrizia Maggi, Rita Maffei e Fabrizio Arcuri alla presentazione del programma
Da sinistra Fabrizia Maggi, Rita Maffei e Fabrizio Arcuri alla presentazione del programma

«Cosa significa essere poeta in tempo di guerra? Significa chiedere scusa. Con le parole tratte dal libro conosciuto grazie agli amici di vicino/lontano “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza”, dice Rita Maffei, apriamo la nuova Stagione Teatro Contatto 43-44, firmata da CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia, una stagione che tiene conto della contemporaneità, anche e doverosamente di quella più tragica.

Generative Times/Tempi generativi è il titolo che accompagna il disegno artistico articolato in 21 spettacoli, 9 nuove produzioni, prime assolute, Progetti in Realtà immersiva e aumentata”, anticipa poi Maffei ieri, al Palamostre di Udine, alla presentazione riservata al pubblico.

Alla direzione artistica CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, composta da Maffei, Fabrizia Maggi e Fabrizio Arcuri, il compito di annunciare dopo averlo immaginato e desiderato il progetto triennale 2025- 2027 che, nell’ambito del teatro d’arte contemporanea, sviluppa e determina occasioni di confronto tra le generazioni e permette agli artisti e a coloro che ne vorranno far parte di interrogarsi e dialogare anche con coloro che non appartengono alla propria generazione, alla ricerca di una mappa per comprendere meglio il tempo comune che ci è dato da vivere.

«Un tema azzeccato quello scelto quest’anno – il commento dell’assessore alla Cultura Federico Pirone – non dobbiamo cullarci nell’impotenza dei tempi che viviamo, e vi ringrazio di aver cominciato con parole dedicate a Gaza. L’invito a generare pensiero critico che ci fate dobbiamo collettivamente raccoglierlo».

«Cerchiamo di costruire ponti tra le generazioni – sottolinea Arcuri – Siamo in un periodo di passaggio che scocca le ultime frecce in modo prepotente e ci obbliga a tornare indietro su quanto già costruito».

Da ottobre 2025 a maggio 2026 tra nuove produzioni, coproduzioni e ospitalità nazionali e internazionali al Teatro Palamostre e al San Giorgio di Udine e un appuntamento condiviso al Teatro Nuovo Giovanni da Udine sarà così in scena una stagione con protagonisti i nomi del teatro contemporaneo Anglisani, Nigro, Timi, Martinelli, The Black Blues Brothers, Agrupacion Senor Serrano, Maffei, Cuscunà, Mouawad/Lorenzi, Peeping Tom, Makhloufi e Dardi, Emma Dante, Kepler 452, Alberici, Lucenti/Balletto Civile, Arearea, per citarne alcuni.

Confermato il ciclo ContattoIncontri, momenti di confronto con le compagnie e il pubblico prima o dopo spettacolo e i laboratori Dialoghi OpenLab in collaborazione con l’Università di Udine. E si amplia con cinque spettacoli il progetto Itinerari nel teatro contemporaneo, percorso condiviso fra la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine e il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli-Venezia Giulia, realizzato in collaborazione con il Comune di Udine, pensato per approfondire le traiettorie autoriali della scena italiana e europea e generare una mappa di visioni fra i tre teatri udinesi.

Cinque i laboratori per la 5ª edizione di Dialoghi OpenLab condotti da Paola Fresa, Omar Giorgio Makhloufi, Ksenija Martinovic, Fabrizio Arcuri, Nicola Borghesi, Michela Lucenti, Francesco Alberici.

Al termine della presentazione della stagione seguita dal pubblico, brindisi con vin d’honneur Antonutti Vini nel foyer rinnovato dall’architetto Alessandro Verona.

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