Satta vince il premio Friuli Storia con “I nemici della Repubblica”

La giuria dei 200 lettori ha scelto il suo saggio sugli anni di piombo. Il 22 l’assegnazione Riconoscimento anche al tema di Michela Barbieri studentessa del liceo classico Stellini

UDINE. La giuria dei duecento lettori ha assegnato la terza edizione del premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia a Vladimiro Satta autore de “I nemici della Repubblica. Storia degli anni di piombo” Rizzoli. Il volume di Satta ha ricevuto il 40% dei voti. Gli altri due finalisti (Ettore Cinnella, “Ucraina. Il genocidio dimenticato”, Della Porta, 2015 e Silvia Salvatici, “Nel nome degli altri. Storia dell’umanitarismo internazionale”, Il Mulino, 2015) hanno ricevuto rispettivamente il 34% e il 26% dei voti.

Oltre 60 le pagine di commenti e motivazioni espressi dai giurati, attraverso il modulo di votazione online, e trasmessi in forma anonima agli autori. La cerimonia di premiazione si terrà giovedí 22 settembre a Udine (salone del Parlamento del Castello di Udine, alle 18.30). Protagonisti della serata saranno, accanto agli autori di tutte le opere finaliste, i lettori: letture di brani dei testi finalisti, a cura di Giovanni Nistri, si alterneranno con commenti e domande dei rappresentanti della giuria dei lettori e risposte degli autori. Introduce: Giulio Giustiniani (presidente dell’Associazione Friuli Storia). Nel corso della serata sarà consegnato inoltre il riconoscimento Friuli Storia scuole, assegnato, in collaborazione con l’Università di Udine, al miglior tema intitolato “Un libro di storia che non dimenticherò”. Vincitrice della edizione di quest’anno è Michela Barbieri, del liceo classico Stellini, con il componimento dedicato al volume di Sam Van Schaik “Tibet. Storia di un popolo e di una nazione” (Longanesi).

Il premio nazionale di Storia contemporanea Friuli Storia, che ha nel professor Tommaso Piffer il suo ideatore, è l’unico riconoscimento per la saggistica a livello nazionale ad affidare la scelta del vincitore a una giuria di duecento lettori. Il premio è nato per venire incontro alla crescente domanda di storia da parte del grande pubblico, valorizzando le opere che sappiano meglio coniugare rigore scientifico e potenzialità di diffusione oltre la cerchia degli addetti ai lavori. Rilevanti sono state le novità di questa edizione. Innanzitutto il raddoppio della giuria dei lettori, che è passata da 100 a 200, e all’interno della quale entra per la prima volta un nutrito gruppo di studenti. Tra questi vi sono anche diversi studenti stranieri impegnati in corsi di studio presso università della Regione. Agli partner storici dell’iniziativa - la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine e la Fondazione Crup - si affianca quest’anno per la prima volta Poste Italiane spa. Si tratta di un riconoscimento importante, da parte di una delle piú grandi aziende italiane, della rilevanza nazionale del premio.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto