Rocco Burtone ricorda Udine quando calarono i poeti Beat
UDINE. Rocco Burtone, apprezzato menestrello e scrittore, conosce e ha vissuto una pagina di storia nella Udine degli anni Settanta che pochi possono vantare. È quella della “calata” dei poeti della...
UDINE. Rocco Burtone, apprezzato menestrello e scrittore, conosce e ha vissuto una pagina di storia nella Udine degli anni Settanta che pochi possono vantare.
È quella della “calata” dei poeti della Beat generation in città, all’improvviso, un giorno degli anni Settanta, auspice Fernanda Pivano.
Venerdì 19 gennaio alle 21.30 al caffè Caucigh, Burtone si produrrà in “Anarco Beat!”. «Arno Barzan fa l’orchestra e Maurizio Benedetti fa il poeta».
Racconterà «una lunga storia non ancora finita. Dalla Beat Generation ai Beatles, De André, Paolo Conte, Jacque Brel, Animals, Jannacci, Dylan. Immersione senza respiratore nel mare libertario di una rivoluzione culturale che pochi hanno conosciuto. Una storia tra musica e anarchismo che racconta anche il Friuli di quegli anni. Se vieni non portare bandiere».
«Negli anni 70 - ricorda Burtone – giungeva a Udine l’eco di poeti maledetti e musicisti perduti che facevano fantasticare le menti dei giovani del tempo. Finché un giorno arrivarono in città alcuni di questi miti e quei giovani vissero momenti di eccitazione artistica e poetica indimenticabili.
Artefice di quell’avventura fu Fernanda Pivano che portò in Italia i poeti della Beat Generation: Allen Ginsberg, Gregory Corso, Peter Orlowski e il Living Theatre di Judith Malina e Julian Beck. Dopo la rappresentazione allo Zanon, andarono tutti a cena al circolo culturale libertario Librera».
Lo spettacolo di Burtone «acconterà queste storie locali e anche le rivoluzioni che cercarono di cambiare il mondo dell’arte e della cultura, con il sogno di una società libera e libertaria».
(m.l.)
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