Piano Jazz apre a Sacile con il serbo Bojan Z e i forti suoni d’Oriente

SACILE. Tre pianisti, tre nazionalità diverse, tre generazioni che si confrontano sul comune territorio del jazz per pianoforte solo. È questa la linea che lega “Piano Jazz 2019”, rassegna curata da Controtempo e al via oggi alle 20.45 nella Fazioli Concert hall di Sacile.
Aprirà la serie di appuntamenti il pianista serbo Bojan Z, originario di Belgrado (nella foto), che ha studiato negli Stati Uniti per poi stabilirsi a Parigi. Artista “non allineato”, ispirato da grandi stelle del passato, ma anche sapiente e irriducibile interprete di suoni e culture di quell’Oriente d’Eurasia che rappresenta un serbatoio culturale ineguagliabile, Bojan Z non ha paura di viaggiare fuori dalle piste battute senza però mai perdere il suo gusto per la melodia e la forma. Si è affermato come uno dei talenti più straordinari del jazz europeo, sempre capace di spiazzare e stupire chi lo ascolta.
Venerdì 22 marzo, sempre alle 20.45, inserito anche nel cartellone della stagione concertistica della Fazioli, arriverà in esclusiva per “Piano Jazz” il pianista parigino Thomas Enhco, fra gli artisti premiati dalla Fondazione Bnp Paribas che continua a calcare le scene di tutto il mondo, conquistando con la sua versatilità le platee più diverse, dalla Filarmonica di Parigi al Mozarteum di Salisburgo, da La Roque d’Anthéron al Tokyo Jazz Festival, dal Festival di Montreaux al North Sea Jazz Festival.
Trent’anni, formatosi sia nella musica classica sia nel jazz, oltre che nella composizione, ha già pubblicato sette album e ha tenuto una media di 120 concerti l’anno. Dick Hovenga, su WrittenInMusic.com, scrive di lui che: «...il background classico (Schumann, Chopin, Prokofiev) è chiaramente presente in Enhco, ma quello che è capace di incorporare nella storia del jazz è fenomenale».
Piano Jazz si chiuderà venerdì 12 aprile con il concerto di A Bu, e il suo ritmo dinamico e fuori dagli schemi consueti. Ragazzo prodigio di 19 anni, a 9 anni era già uno studente del Conservatorio del Beijing e a 14 condivideva il palco con il leggendario Chick Corea. La sua passione lo ha portato nella migliore accademia musicale degli Stati Uniti, la Juilliard School di New York, città in cui studia e risiede attualmente.
A Bu ha inciso tre cd contenenti molti brani originali, e attualmente tiene concerti in tutto il mondo. Internazionalità, contaminazione, nuove tendenze musicali: tutto questo è Piano Jazz, che ha scelto un destinatario speciale cui dedicare questa edizione: le foreste del Nord-Est devastate dal maltempo nello scorso novembre. Un omaggio alla natura e ai suoi suoni di inimitabile suggestione, ai boschi, al legno che è anche prezioso materiale per la costruzione di strumenti, una dedica che trova espressione nella grafica, in cui è rappresentato un pianoforte/bosco. Biglietti anche su Vivaticket.
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