Ombre e inquietudini nel secondo romanzo di Antonella Fiaschi
Udine, gli scenari cittadini descritti ne La maschera del diavolo. La scrittrice lo presenterà allo Spazio Lino’s & Co

UDINE. Ha definitivamente liberato la sua verve creativa, Antonella Fiaschi, scrittrice udinese che pubblica il suo secondo romanzo (“La Maschera del Diavolo” – edizioni Gaspari), immerso nel contesto narrativo che ci aveva fatto apprezzare “La Metamorfosi dell’Angelo”, opera prima i cui personaggi principali ritornano in questa nuova storia, raccontata in un’atmosfera intrisa di ombre, inquietudine e forze misteriose custodite in luoghi sacri.
Caterina Novelli, donna, madre e avvocato, è costretta ancora a convivere con il dolore della perdita, incapace di affrontare il presente con l’ambizione di valorizzare progetti e desideri, avvolta da uno stato di torpore consapevole, in cui luci e colori sono inghiottiti dalla nebbia dell’apatia, talvolta diradata dalla ragionevolezza imposta da una voce interiore, che nel romanzo assume forma e sostanza.
Emanuele, il figlio di Caterina, protagonista del primo romanzo, esaurita vittoriosamente la lotta con la propria identità di genere, ha intrapreso il suo percorso di vita lontano dal calore familiare anche se la sua presenza, seppur ai margini della quotidianità, è costante e continua.
E poi c’è Giovanni, mentore della protagonista, anch’egli avvocato (altro personaggio che avevamo apprezzato nel primo lavoro), che, improvvisamente, scompare senza lasciare traccia, costringendo Caterina ad intraprendere una ricerca che, ben presto, si trasformerà in una vera e propria indagine tra le ombre oscure di un’antica leggenda.
Sullo sfondo, un terribile sospetto, che getta un velo inquietante sulla figura del compagno di vita della protagonista, la cui morte prematura era stata trattata nella storia precedente.
Esiste un piccolo indizio che possa svelare le ragioni della scomparsa di Giovanni? Chi è il misterioso prigioniero che nel buio di un antro in Borgo Pracchiuso, a Udine, invoca il pensiero del volto di una fanciulla? Esiste la maschera del diavolo?
Antonella Fiaschi con una scrittura ancora più matura rispetto all’esordio ci regala alcuni passaggi di grande vigore letterario, con un’intensità, e una padronanza dello sviluppo della trama, che appassionano e rendono la storia avulsa da un contesto di genere, collocandola nell’alveo di una seducente originalità, in uno scenario cittadino a noi caro, accarezzato e sussurrato, che ricorda il respiro misterioso di Barcellona, come descritta da Carlos Ruiz Zafon nel suo successo “L’ombra del vento”.
Senza abbandonare, sullo sfondo, il perenne dualismo tra luce e ombra che contraddistingue il nostro percorso di vita, la maschera del diavolo diventerà lo strumento che consentirà alla protagonista di liberarsi dalle catene del passato, “senza cancellarlo e riconducendolo a una giusta dimensione”, con la consapevolezza “che anticipare il futuro è un errore tanto quanto continuare a vivere il passato”. L’autrice presenterà il suo romanzo venerdì 5, alle 18, allo Spazio Lino’s & Co in via Artico di Prampero 7, a Udine. —
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