“Non odiare” in concorso a Venezia, in mostra Trieste e i laghi di Fusine

La prima prova di Mauro Mancini come regista di un lungometraggio vola diritta a Venezia e con lei anche i paesaggi friulani e giuliani che condiscono “Non odiare”. Il film – con protagonista Alessandro Gassmann – è stato girato nel Borgo Teresiano di Trieste e nella sinagoga, alle foci dell’Isonzo e nel Tarvisiano, sul lago inferiore di Fusine, e sarà presentato in anteprima, unico film italiano in concorso, durante la Settimana internazionale della critica alla 77ª Mostra internazionale del cinema.
“Non odiare” rientra nella categoria di film, ci aveva anticipato il produttore Mario Mazzarotto (Movimento Film), per i quali non si può rinunciare al rito collettivo e al fascino del grande schermo. Sono pellicole che vanno gustate al cinema e non tramite gli spazi angusti (di un tablet o un pc) imposti dallo streaming. Il film, infilato nella lista di quelli messi in stand by dal coronavirus, ha resistito alla tentazione di anticipi estivi e ha puntato tradizionalmente su festival e sale. «Non appena ci saranno le condizioni lo faremo vedere al pubblico» aveva presagito Mazzarotto.
Il lavoro di Mancini, che per la prima volta si è fatto aprire le porte della sinagoga triestina, inizia e finisce con le scene ad alto profilo simbolico girate sul lago inferiore di Fusine. “Non odiare” racconta il tormento del medico chirurgo di origine ebraica Simone Segre, figlio di un reduce dei campi di concentramento, che sceglie di non salvare un uomo vittima di un incidente strale perché questi, nel petto, ha tatuato una svastica nazista.
La decisione, impetuosa e drammatica, lo porterà a voler saperne di più della famiglia del neonazista, composta da Marica, la figlia maggiore (Sara Serraiocco), Marcello (Luka Zunic), il figlio adolescente contagiato dal seme dell’odio razziale, e il piccolo Paolo (Lorenzo Buonora) che vivono in periferia. E, inevitabile, arriverà il conto da pagare. Il film è una coproduzione tra Italia e Polonia, con Rai Cinema e il sostegno di Mibac, Polish Film Institute in collaborazione con Fvg Film Commission e sarà poi distribuito nelle sale italiane da Notorious Pictures.
In tema di talenti nostrani, al Lido di Venezia, la notizia è di pochi giorni fa, ci sarà anche il film “Le sorelle Malacuso” di Emma Dante, prodotto dalla Rosamont – fondata dall’attore udinese Giuseppe Battiston e da Marica Stocchi con sede a Nimis –, Minimum Fax Media, Rai Cinema con il contributo del Mibact e il sostegno del Fondo per l’Audiovisivo del Fvg e distribuito da Teodora. Il lungometraggio è tratto dall’omonimo spettacolo teatrale della regista siciliana.
E di cinema in regione si parlerà anche in autunno. Fvg Film Commission ha finanziato altri due progetti: la seconda stagione di “Volevo fare la rockstar” diretta da Matteo Oleotto e “Comedians” per la regia di Gabriele Salvatores.
La fiction di Oleotto (Pepito Produzioni) per Rai 2 sarà girata in ottobre (18 settimane) tra Gorizia e Cormòns che si ritrasforeranno nel borgo immaginario di Caselonghe con Valentina Bellè, Battiston, Angela Finocchiaro, Riccardo Manera e le “brulle”. Salvatores arriverà a Trieste in settembre, per la quinta volta, con la trasposizione cinematografica di una pièce teatrale di Trevor Griffiths che aveva messo in scena al teatro dell’Elfo nel 1985 e che lanciò comici come Paolo Ross o Claudio Bisio.
Insomma, il Fvg comincia a ritagliarsi più di un angolino nel mondo del cinema.
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