Musei, scavi e mostre: l’Aquileia del futuro punta a 500 mila visitatori
Presentato il programma delle opere di Fondazione, Regione, Comune e Basilica. L’assessore regionale Gibelli: «Funziona il lavoro di squadra». Corciulo: «Un progetto condiviso»

Nuove opere pubbliche (dal restauro di palazzo Brunner al futuro collegamento tra i siti archeologici), cantieri per altri scavi e grandi eventi: sarà un anno particolarmente ricco per Aquileia che, forte dei numeri ottenuti nel 2022 (325 mila visitatori e 140 mila presenze nelle strutture turistiche), punta all’obiettivo delle 500 mila presenze.
E lo fa con una sinergia tra tutti gli enti (Regione, Fondazione Aquileia, Comune, Museo archeologico, Società per la conservazione della Basilica). Un lavoro di squadra per valorizzare la più importante area archeologica della regione, che potrà contare su nuovi fondi (oltre 8 milioni) che sono stati stanziati da Stato e Regione.
Nella sede della Regione a Udine, in un incontro congiunto sono stati presentati tutti i progetti e i programmi per l’anno in corso. «Dopo un lungo percorso e tanto impegno – ha evidenziato l’assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli – abbiamo ridato alla Fondazione Aquileia la dignità e il rango che merita anche in virtù del fatto che essa può essere la chiave del vero sviluppo turistico garantendo presenze per 365 giorni all’anno in regione».
I 25 anni dell’Unesco
«Ci presentiamo con un programma condiviso per il 2023 – ha affermato Roberto Corciulo – e con sempre maggior consapevolezza dell’importanza e del valore del riconoscimento Unesco conferito ad Aquileia nel 1998 e di cui quest’anno ricorrono i 25 anni. Aquileia è patrimonio dell’Umanità – ha proseguito Corciulo – e la parola chiave con cui intendiamo declinarlo è dialogo, un valore da sempre presente nella storia di questa terra».
Le nuove opere pubbliche
Sono stati lo stesso presidente della Fondazione Aquileia, Corciulo, e il direttore Cristiano Tiussi, a presentare le opere che saranno avviate o completate quest’anno. A partire da palazzo Brunner, l’edificio di via Roma destinato a ospitare la sede della Fondazione Aquileia, laboratori delle Università e alcuni spazi polifunzionali per la comunità locale.
Sarà concluso inoltre, il terzo lotto di lavori al fondo Cal con il completamento del restauro dei mosaici e so punta a restaurare il Foro («È lì, così, dal 1937, ha bisogno di un intervento complessivo»). Infine, sarà progettato un nuovo collegamento tra l’area del porto, il foro, il decumano di Aratria Galla e i il sito del teatro e le Grandi terme.
Il Museo archeologico cresce
Al centro delle attenzioni anche il Museo Archeologico nazionale dove nel corso del 2023 sarà completerà l’intervento di restauro dei depositi, «che – ha sottolineato la direttrice Marta Novello – verranno in parte resi fruibili al pubblico nell’ambito del percorso museale permanente e comprenderanno al loro interno anche nuovi spazi per la didattica.
Un percorso pensato come il racconto della città romana di Aquileia». Si potranno così ammirare reperti che sono rimasti chiusi nei depositi. Infine, nel Museo Paleocristiano verranno avviati i lavori di riqualificazione del nuovo settore orientale, di cui è in corso di progettazione il collegamento con l’attuale sede espositiva.
Una guida e due siti web
Aquileia punta ad attrarre un numero sempre maggiore di visitatori. Quello che un domani sarà un Parco archeologico ha bisogno quindi di nuovi progetti di comunicazione e di strutture adeguate.
In primavera arriveranno la prima guida “slow” di Aquileia edita da Odòs, scritta da Elena Commessatti e una serie di dieci podcast realizzati da Archeostorie e NWfactory.
Sono in via di sviluppo due nuove piattaforme web, una sulla presentazione di un’offerta turistica integrata all’interno di un circuito nazionale e una dedicata alla formazione a distanza degli insegnanti.
Infine, proseguiranno gli eventi promozionali in Italia e all’estero, la partecipazione alle più importanti fiere, il consolidamento della partnership.
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