Una mostra racconta Gina Morandini: alla Galleria Modotti un omaggio alla fiber artista udinese

L’esposizione aperta fino all’8 gennaio. Presenti 26 opere, tra cui il famosto “Uovo universale”. Nata nel 1931, è stata una pioniera e una visionaria nel campo dell’arte tessile. 

Cristina Savi
L’inaugurazione della rassegna a Udine dedicata alle opere d’arte di Gina Morandini
L’inaugurazione della rassegna a Udine dedicata alle opere d’arte di Gina Morandini

 

“Sguardi sul tessile/Gina Morandini, ” omaggio alla fiber artista udinese di fama internazionale, a tre anni dalla sua scomparsa, è la mostra aperta fino all’8 gennaio nella Galleria Tina Modotti di Udine, promossa dall’associazione Le arti tessili che ha sede a Maniago, che da Morandini fu fondata nel 1987, oggi in uno spazio che ospita anche la Galleria d’arte tessile contemporanea a lei dedicata, un museo del tessile unico in Friuli Venezia Giulia.

Un’opera simbolica – fra le 26 in esposizione – al centro della mostra, l’ “Uovo universale”, cattura immediatamente l’attenzione. Sospesa in una rete dorata, l’installazione è una potente metafora di fertilità e vita. Prezioso e luminoso, come sottolinea la presidente dell’associazione Le arti tessili Annamaria Poggioli, «l’uovo evoca la centralità della creazione e del tessuto simbolico che lega l’umanità, e si inserisce in un percorso espositivo che attraversa oltre due decenni di attività artistica, offrendo un’ampia panoramica delle tematiche care all’artista: memoria, corpo, universo femminile, e i nodi come simbolo di connessione e resilienza».

Il viaggio fra tessuti e linguaggi esplora le molteplici anime dell’arte di Morandini. Per esempio con il “Trittico rosso, bianco, blu – Memoria 1791/1991”, ispirato ai libri degli antichi tessitori, noti come libri dei tacamenti, o il ciclo “Grafia in codice”, dove numeri e sigle del Dna si intrecciano con il linguaggio matematico della tessitura, trasformando il mezzo tessile in un originale alfabeto artistico. Fra le opere di maggiore impatto emozionale spicca “l’Onda di luce”, una scultura realizzata con fettucce di acciaio armonico.

Non mancano i noti libri d’artista di Morandini, su fogli di piombo, ispirati a testi poetici, e le opere del ciclo “Ho un corpo, sono un corpo”, che esplorano il rapporto fra materia e identità. Fra futurismo e innovazione, i “Merletti di Urania” completano il suggestivo percorso.

Nata nel 1931, Gina Morandini è stata una pioniera e una visionaria nel campo dell’arte tessile. Docente al Liceo artistico Sello di Udine, negli anni Sessanta fondò la sezione Arte del tessuto, tappeto e arazzo, gettando le basi per una nuova concezione del tessile. Negli anni Cinquanta aveva già avviato un laboratorio di tessitura a mano, collaborando con architetti e artisti per creare tessuti dal design innovativo. Negli anni Ottanta si avvicinò alla fiber art, sperimentando materiali e linguaggi espressivi inediti. È stata componente attiva del comitato Dars (Donna Arte Ricerca Sperimentazione) e, con una grande capacità organizzativa, ideò il Premio Valcellina, un concorso internazionale dedicato a giovani artisti under 35.

Dal 1995, il premio, che nel biennio 2025/2026 vedrà la realizzazione della 12ma edizione, è diventato un riferimento per l’internazionalizzazione della fiber art. Un’eredità viva e condivisa, quella che ha lasciato Gina Morandini. La mostra “Sguardi sul tessile” non è solo un omaggio, ma un invito a esplorare la bellezza e il potenziale del tessile come forma d’arte attraverso un’artista capace di tessere connessioni tra culture e persone. L

La chiusura della mostra, l’8 gennaio, alle 18. 30, sarà suggellata da una performance della Compagnia di danza contemporanea Arearea, con la musica dal vivo di Leo Virgili. A ingresso gratuito, “Sguardi sul tessile” è visitabile ogni fine settimana dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. È possibile prenotare visite guidate scrivendo a: segreteria@leartitessili. it. —

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