Morto lo scrittore Vitaliano Trevisan Fu anche attore per Matteo Garrone

È morto all’età di 61 l’attore e scrittore vicentino Vitaliano Trevisan, originario di Sandrigo (Vicenza). Lo rende noto il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco. «A nome dell’amministrazione comunale – dichiara Rucco – esprimo cordoglio per la prematura scomparsa di Vitaliano Trevisan, eclettico artista vicentino le cui doti di scrittore, attore e regista sono state in più occasioni riconosciute a livello nazionale e internazionale. Spirito critico, spesso controcorrente, a Vicenza e alla vita culturale cittadina, Vitaliano Trevisan è rimasto a suo modo sempre legato, fino alla recentissima partecipazione al film “La Rua. La magia di Vicenza, prodotto dal Comune».
Trevisan pubblicò i suoi primi racconti (Un mondo meraviglioso nel 1997 e Trio senza pianoforte/oscillazioni) nel 1998 – per l’editrice Theoria, ma divenne famoso con il romanzo I quindicimila passi (Einaudi, 2002).
Nel 2003 fu autore del soggetto e della sceneggiatura, e poi protagonista, di Primo amore di Matteo Garrone. Era la storia di Vittorio, piccolo imprenditore vicentino nell'ambito della produzione orafa, che incontra Sonia attraverso un annuncio per cuori solitari; i due incominciano a conoscersi e a frequentarsi nonostante alcuni dubbi sulla possibilità di riuscita del loro rapporto. Vittorio è in analisi perché è ossessionato da giovani magre, anzi magrissime fino all'eccesso. Comunque, la loro storia continua anche perché Sonia accetta di diminuire il suo peso, ma lo fa solo come un atto di amore, ignorando tra l'altro la psicopatia di Vittorio.
Gradualmente, quella che all'inizio pare solamente una scelta arbitraria si trasforma per la donna in un incubo, anche perché i due scelgono di vivere insieme. Vittorio cade spesso negli eccessi, diventa sospettoso nei confronti Sonia pensando che lei mangi di nascosto, evita che possa nutrirsi di carboidrati e di grassi e le consente solo verdure e insalate.
Tra gli altri suoi libri, per Einaudi, Un mondo meraviglioso, uno standard (2003), Shorts (2004, vincitore del Premio Chiara), Il ponte, un crollo (2007) e Grotteschi e Arabeschi (2009). Per il teatro, Trevisan ha curato nel 2004 l’adattamento di Giulietta di Federico Fellini e ha scritto, tra gli altri, Il lavoro rende liberi, messo in scena nel 2005 da Toni Servillo, e i monologhi Oscillazioni e Solo RH, pubblicati da Einaudi nel volume Due monologhi (2009). È stato attore in Riparo, di Marco Simon Puccioni. Nel 2009 ha avuto un ruolo nella serie televisiva «Ris Roma – Delitti imperfetti» di Fabio Tagliavia, e nel 2016 è co-protagonista di «Senza lasciare traccia» diretto da Gianclaudio Cappai. Si era da stabilito da una decina d’anni a Campodalbero (Vicenza), nell’alta Valle del Chiampo. —
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