Moggio ospiterà “L’isola di Stavoli”: eventi nel borgo più isolato d’Italia

Fiammetta Baldan

Per tre giorni consecutivi, dal 16 al 18 giugno, il Borgo più isolato d’Italia, Stavoli, una piccolissima frazione del Comune di Moggio Udinese alle porte della Val Canale e della Val Aupa, diventerà palcoscenico di spettacoli d’arte, musica e teatro e, al contempo, laboratorio di esperienze immersive nella natura.

Il borgo indosserà per la prima volta questa nuova veste grazie al progetto, “L’isola di Stavoli” nato dalla collaborazione tra l’associazione Uponadream e Amici di Stavoli, con il sostegno del Comune di Moggio Udinese e del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, con la volontà di offrire una nuova vita a questa località, oramai disabitata dagli anni Settanta.

Lo vuole fare valorizzando l’unicità del paese, ossia la sua posizione geografica del tutto rara e suggestiva, in quanto il borgo è situato a 567 metri dal livello del mare in un contesto totalmente risparmiato dal processo di urbanizzazione, tanto che ancora oggi è raggiungibile solamente a piedi, con una camminata di un’ora circa.

Durante la presentazione del programma del Festival tenutasi alla Casa della Contadinanza del Castello di Udine, Giulio Venier, presidente dell’associazione Uponadream, accompagnato da Alice Missoni, presidente dell’Aps Amici di Stavoli, da Cristina Forabosco, assessore all’istruzione e allo sport del Comune di Moggio Udinese e da Stefania Gentili, guida naturalistica ambientale a cui è stato affidato in toto l’organizzazione dei laboratori, ha illustrato i dettagli dell’evento.

Il Festival ospiterà principalmente artisti dall’anima folk, selezionati da Michele Pucci in quanto direttore artistico. Questo perché la scelta artistica combacia perfettamente con la mission con cui sorge il progetto “L’Isola di Stavoli” che non mira esclusivamente a promuovere, a livello turistico, il piccolo borgo delle montagne friulane, ma anche a proporre una nuova modalità di rapporto tra uomo e natura, incentrata sul concetto di sostenibilità.

Tra le iniziative collaterali, infatti, vi saranno sessioni di Hatha e Nada yoga, Forest Bathing, Barefooting, escursioni diurne e notturne, Astrotrekking, laboratori di danza e workshop creativi.

Il sipario, dunque, si alzerà sabato 17 alle 18.30 con lo spettacolo “Cartografia dello smarrimento”, una coreografia di Giulia Bean per la giovane performer Chiara Nadalutti la cui replica è prevista per domenica 18 alle 17.

Invece ad animare la sera del sabato, alle 19.30, e quella di domenica, alle 18, ci sarà la performance teatrale, “Sette ragazzi in attesa”, interpretata da sette giovani attori e attrici sotto la regia di Manuel Buttus del teatrino di Rifo.

Per gli amanti delle lontane terre irlandesi, il concerto del gruppo “Green Waves”, sabato 17 alle 22 e domenica alle 18, offrirà un viaggio nei suoni e nella musica Irish. Inoltre, venerdì 16, alle 18 e il giorno successivo alle 19, Paolo Forte suonerà la sua fisarmonica presentando un itinerario all’interno delle acustiche dei luoghi da cui si possono ricavare le più disparate risonanze.

Infine, sabato 17, a mezzanotte, Camilla Isola, Emanuele Pertoldi e Andrea Peluso si esibiranno con il loro “Treeorganico live, Sussuri dal bosco, ritmi terrosi, voci fiabesche” con lo scopo di avvicinare chi ascolta agli ambienti naturali della regione.

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