Meroi e gli sguardi sul mondo: a Udine la presentazione del volume fotografico
Appuntamento giovedì alle 18 a Palazzo Antonini Stringher. Il libro raccoglie alcuni momenti dei viaggi intorno al mondo dell’autore

Giovedì alle 18 a Udine, a Palazzo Antonini Stringher, nella sede di Fondazione Friuli, Roberto Meroi presenta i suoi “Sguardi sul mondo” (Guarnerio Editore) in dialogo con Luana De Francisco.
Si tratta di un volume fotografico che salva gli incontri di una vita, ricordi di numerosi viaggi intorno al mondo dello scrittore, storico e fotografo Meroi: «Ogni qual volta il mio sguardo incrociava quello di donne giovani e anziane, di uomini seri, di bimbe e bimbi sorridenti, non potevo fare a meno di filmare e fotografare quell’istante. Così da mantenere in vita perenne quel soggetto, quell’essere».
Una galleria umana di anime felici, distratte, impegnate, pensose, al lavoro o a riposo, spiega l’autore, che nell’introduzione focalizza l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali del volume: l’alternanza di volti più o meno consapevoli di essere catturati dalla macchina fotografica, il bisogno di fissare i ricordi nella memoria, la condivisione di uno stesso istante nel momento dello scatto, di uno stesso frangente o luogo che si estende tra infinito e soggetto.
«L’essenza della fotografia è di ratificare ciò che essa ritrae. Ogni immagine è una patente di verità e, al tempo stesso, presenza. Essa è storia ma anche attualità. La fotografia non finge e non copia. È lo specchio della realtà, della sincerità».
Un viaggio che racconta tanti viaggi «in mezzo all’opulenza dell’Europa e dell’America del Nord, ma anche di fronte alla povertà in Africa, America del Sud e India». Una galleria scandita per sezioni: le donne, in cui spiccano i colori delle indiane, e poi nello specifico le ragazze, come le venditrici di formaggi olandesi, le spose, le mamme, le anziane; c’è la sezione degli uomini, a partire dal domatore ungherese di cavalli, e quella particolare delle guardie e dei soldati; uno spazio è dedicato ai suonatori solitari che gratuitamente allietano gli altri della propria arte; ci sono anche le coppie, la sezione “religiosità” e i mestieri. Chiudono il volume le pagine dedicate all’infanzia.
Le fotografie sono accompagnate dalle didascalie poetiche di Viviana Costantini, che spiega: «Seguendo il lavoro dell’autore, ciascun volto mi poneva la stessa domanda: qual è la distanza che si frappone tra un individuo e l’umanità? Didascalia dopo didascalia, cercando risposte, si è fatto strada il desiderio di entrare in contatto con quei frammenti di storie». Introduce il volume Italo Zannier: «Oltre la nitidezza cromatica e ottica, c’è un progetto descrittivo, quasi manualistico: elencare ogni cosa come in un vocabolario di immagini sulla conformazione sociale dell’umanità, lontana migliaia di miglia, dall’altra parte della sfera in cui vegetiamo». Vicina grazie alle fotografie.
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