Menazzi Moretti oggi al Tenda bar con la sua storia

Lignano, la presentazione del libro La birra Moretti da Udine al mondo

LIGNANO. Tre storie che si intrecciano. Quella di una città, Lignano, che cresce e si sviluppa. Quella, di un’azienda, la birra Moretti, che qui amplia il suo mercato. Quella di una famiglia che nella riviera friulana decide di investire. A unirle un legame che si rafforza nel tempo.

A raccontarcelo è l’ultimo discendente Luigi Menazzi Moretti che oggi pomeriggio, alle 18.30, al Tenda Bar, agli Incontri con l’autore e con il vino, presenterà il libro La birra Moretti da Udine al mondo.

«Per un’azienda come la nostra legata a un prodotto di largo consumo – afferma – era importante essere presenti non solo sugli scaffali dei supermercati della località ma con delle attività in proprio e questo anche da un punto di vista pubblicitario».

La prima iniziativa in città dell’azienda Moretti risale al 1924. «Fu costruita – racconta – una pensione in quella che doveva essere la nostra villa padronale, nella piazza della Fontana. Lo sviluppo di Lignano andò molto per gradi, nella zona di via Gorizia sorse qualche altro albergo, e poi si fermò lì per un certo periodo. Ricordo che da bambino andavo a messa la domenica nella prima chiesa rudimentale realizzata nel posto in cui poi venne costruito il duomo attraversando i campi».

Nel 1962 è la volta del locale Lo sbarco dei pirati «realizzato proprio nel punto in cui, agli inizi del ‘900, arrivavano le barche dei pescatori di Marano che lo chiamavano proprio così». Anche la Terrazza a mare ottenne un grosso finanziamento dall’azienda per inserire un’insegna luminosa pubblicizzare la birra. Nel frattempo, Pineta vede la luce. Si inizia a costruire dove un tempo c’erano solo rovi e pini.

«Fu un gruppo di imprenditori – prosegue – guidato da Alberto Kechler a dare il via a queste costruzioni che videro poi la realizzazione della famosa chiocciola di Marcello D’Olivo. La nostra azienda è stata molto attenta a questi sviluppi. Dopo un certo periodo acquistò il locale “La Granseola” e lo chiamammo “Il Baffone”, finchè ci fu l’avvento della famiglia Ardito, di imprenditori avveduti e meritevoli, che intese rilevarlo e lo richiamò La Granseola».

Oggi dunque si ripercorrerà la storia della Birra Moretti, nata nel 1859, a Udine, nella “Fabbrica di Birra e Ghiaccio” fondata da Luigi Moretti. Un legame che, si diceva, continua in città. Infatti la prima presentazione ufficiale in Friuli della Birra Moretti La Bianca, l’ultima novità della famiglia Birra Moretti, è stata fatta al Lele’s Chiosco. E qui si apre un’altra storia da raccontare.

Una storia iniziata nel 1910. Il primo prototipo del chiosco, a firma dell'architetto Raimondo D’Aronco, viene posizionato nel campo sportivo Moretti di Udine. Nel 1984, si realizzano sei copie (itineranti), una grande e cinque più piccole, messe a disposizione della rete distributiva di Birra Moretti.

Nel 1985, infine, il chiosco grande venne trasferito stabilmente a Pineta, location identificata dalla famiglia Moretti come uno dei centri più importanti per il tempo libero dei friulani. La scelta si è rivelata vincente tanto che il chiosco, negli anni, è diventato un punto di riferimento della riviera friulana.

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