Maria Falcone: «Tutti possiamo fare qualcosa per combattere la mafia»

Udine 22 Novembre 2018. Incontro con Maria Falcone. Foto Petrussi
Udine 22 Novembre 2018. Incontro con Maria Falcone. Foto Petrussi

Nicoletta Simoncello

La mafia è una coperta che avvolge la comunità dei cittadini del nostro Paese: ognuno ha la responsabilità di scegliere se lavorare per toglierla di dosso o rimanerci sotto, poiché tiepida. È con questa riflessione che Giovanni Dreossi, responsabile della funzione di Compliance (controllo della conformità alla legge) della CrediFriuli, ha schiuso il sipario del Palamostre di Udine. L’occasione è stata la convention annuale organizzata dalla banca e cucita in un percorso di antiriciclaggio. Ospite d’eccezione la professoressa Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato con la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 per opera di Cosa Nostra.

Quella di Giovanni Falcone è stata una vita spesa per la lotta contro la mafia. «Sapeva a cosa sarebbe andato incontro – ha detto Maria – tuttavia per un forte senso di servizio non si è mai tirato indietro». E anzi, lasciò anche una sorta di testamento morale, affermando: gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini».

Ebbene «non voglio che si guardi Giovanni come si ammira un eroe, irraggiungibile e inimitabile – ha continuato Maria –. Ciascuno di noi nel proprio ambito personale e professionale, a ogni livello e nel proprio ruolo, ha la possibilità e il dovere di contrastare il mal affare e promuovere la legalità». Lei infatti si è scelta quello di sostenere nelle scuole l’educazione alla giustizia e alla cittadinanza consapevole e attiva coltivando, sulle orme dell’esperienza del fratello, l’impegno alla legalità nei giovani studenti.

Oltre che dai dipendenti della Banca di Credito cooperativo presieduta da Luciano Sartoretti e dai loro familiari, il teatro era affollato da universitari, bambini e ragazzi, tra i quali gli studenti del Bearzi.

Un incontro «dallo straordinario significato – come ha spiegato Gilberto Noacco, direttore generale CrediFriuli – che ci piace incardinare nei principi legati all’opera del giudice Falcone, a difesa della legalità, dell’onestà, della giustizia e dell’impegno civile. Principi nei quali ci riconosciamo e che saranno i nostri valori anche in questa nuova fase che andremo a vivere attraverso l’adesione al gruppo bancario Iccrea». —





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