Maria Falcone: «Tutti possiamo fare qualcosa per combattere la mafia»

Nicoletta Simoncello
La mafia è una coperta che avvolge la comunità dei cittadini del nostro Paese: ognuno ha la responsabilità di scegliere se lavorare per toglierla di dosso o rimanerci sotto, poiché tiepida. È con questa riflessione che Giovanni Dreossi, responsabile della funzione di Compliance (controllo della conformità alla legge) della CrediFriuli, ha schiuso il sipario del Palamostre di Udine. L’occasione è stata la convention annuale organizzata dalla banca e cucita in un percorso di antiriciclaggio. Ospite d’eccezione la professoressa Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato con la moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta nella strage di Capaci del 23 maggio 1992 per opera di Cosa Nostra.
Quella di Giovanni Falcone è stata una vita spesa per la lotta contro la mafia. «Sapeva a cosa sarebbe andato incontro – ha detto Maria – tuttavia per un forte senso di servizio non si è mai tirato indietro». E anzi, lasciò anche una sorta di testamento morale, affermando: gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini».
Ebbene «non voglio che si guardi Giovanni come si ammira un eroe, irraggiungibile e inimitabile – ha continuato Maria –. Ciascuno di noi nel proprio ambito personale e professionale, a ogni livello e nel proprio ruolo, ha la possibilità e il dovere di contrastare il mal affare e promuovere la legalità». Lei infatti si è scelta quello di sostenere nelle scuole l’educazione alla giustizia e alla cittadinanza consapevole e attiva coltivando, sulle orme dell’esperienza del fratello, l’impegno alla legalità nei giovani studenti.
Oltre che dai dipendenti della Banca di Credito cooperativo presieduta da Luciano Sartoretti e dai loro familiari, il teatro era affollato da universitari, bambini e ragazzi, tra i quali gli studenti del Bearzi.
Un incontro «dallo straordinario significato – come ha spiegato Gilberto Noacco, direttore generale CrediFriuli – che ci piace incardinare nei principi legati all’opera del giudice Falcone, a difesa della legalità, dell’onestà, della giustizia e dell’impegno civile. Principi nei quali ci riconosciamo e che saranno i nostri valori anche in questa nuova fase che andremo a vivere attraverso l’adesione al gruppo bancario Iccrea». —
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