Maratona “Les Misérables”: 6 ore di cinema senza tempo

PORDENONE. L’ultima versione per il cinema risale al 2012, diretta da Tom Hooper, con un cast hollywoodiano a tutto glamour: Hugh Jackman nei panni del protagonista Jean Valjean, rilasciato dopo 19 anni di lavori forzati nel bagno penale di Tolone, che si batte per sfuggire alla dannazione sociale a cui è stato condannato, Russell Crowe in quelli di Javert, il tenace ispettore di polizia che dà la caccia a Valjean in tutta la Francia e Anne Hathaway (che pur di avere la parte perse 11 chili in cinque settimane e altri sette durante le riprese) nel ruolo della povera Fantine, giovane, sfortunata ragazza madre che manda i poveri risparmi alla coppia a cui ha affidato la figlia Cosette.
Ma “Les Misérables”, il celebre capolavoro di Victor Hugo che oggi, alle Giornate, si divide la scena con Fregoli e Brachetti, appropriandosi per oltre sei ore del teatro Verdi, sullo schermo ci è finito piú di 50 volte, a partire dal 1909, per non parlare dei musical, trasposizioni teatrali, riduzioni radiofoniche, perfino videogiochi. Del resto siamo di fronte al romanzo “piú straripante” della letteratura mondiale!
«Ma in questa moltitudine non è azzardato affermare - sottolineano David Robinson e Lenny Borger - che nessuno ha saputo cogliere lo spirito dell’opera come Henri Fescourt: il suo cinéroman (del 1925) è considerato la trasposizione piú fedele in ogni senso: narrativo, filosofico, umano e morale. Fescourt ha fatto rivivere il mondo descritto da Hugo sia girando molto in esterni nella stessa cittadina medievale del sud della Francia, cinta da mura e affacciata sulla Manica, che aveva ispirato il romanziere, sia e soprattutto basandosi sulle illustrazioni di Gustave Brion per la prima edizione del libro e della successiva serie di Emile Bayard il cui ritratto di Cosette dal 1985 è diventato famoso in tutto il mondo, utilizzato per il poster e il logo del musical teatrale ancor oggi rappresentato».
Un altro dato interessante è che il regista rinunciò all’uso di grandi star, ma seppe ugualmente far recitare in maniera ineccepibile gli attori che scelse e che si rivelarono tutti all’altezza della situazione.
Va detto poi che “Les Misérables” è uno dei restauri piú importanti degli ultimi anni, portato a termine dal laboratorio del Centre national du cinéma et de l’image animée (Cnc) in collaborazione con la Cinémathèque de Toulouse, in partenariato con la Fondation Jérôme Seydoux-Pathé . E rivela uno spettacolo sui cui il tempo non ha quasi lasciato traccia. Un restauro esemplare che naturalmente arriva in Italia per la prima volta, dopo un paio di recentissime proiezioni in Francia.
La “maratona Miserabili” avrà inizio alle 15.30 e si protrarrà fino a notte (la proiezione sarà divisa in 4 parti, con intervallo per la cena). Ma nessun timore, assicura Robinson. «A Tolosa il pubblico non ha fiatato, è rimasto incollato alle poltrone, talmente entusiasmante e incalzante è il film».
A sobbarcarsi la titanica impresa dell'accompagnamento musicale sarà Neil Brand. Sei ore e mezza al pianoforte! Del resto per il pianista storico della Giornate si tratta di una sorta di rivalsa. Piú di vent'anni fa, infatti, gli commissionarono l'accompagnamento, ma soltanto delle prime due parti.
Ci rimase piuttosto male e cosí, quando ha saputo che il film restaurato sarebbe approdato a Pordenone, ha “preteso” dagli amici delle Giornate di essere il solo e unico a fare da contrappunto alle immagini.
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