Lodovica ora supera Violetta: tanti fan a Domenica live

La giovane attrice della sit-com Disney lanciata in una carriera da pop star. Ospite della D’Urso ha parlato di San Daniele e del tour. Il 21 sarà a Padova

UDINE. Capello cotonato, labbra vermiglie. Se poi si aggiunge il chiodo, rosso a sua volta e impunturato di borchie, allora il look è inequivocabile. Roccheggiante al punto giusto per una che punta a infiammare l’ennesima platea. Stavolta virtuale.

È' toccato infatti a “Domenica live”, il salotto televisivo dove padrona di casa è Barbara Durso, farsi travolgere dal fenomeno “Lodovica Comello”. Domenica, le telecamere della signora di Canale 5 sono state rapite infatti dalla giovanissima sandanielese, capace, anche in tv, di mandare in delirio folle di adolescenti.

Un tempo vestendo i panni di Francesca nella serie Disney "Violetta", oggi perfettamente a suo agio in quelli di cantante solista. Nei giorni scorsi è partito da Roma, con un doppio concerto da tutto esaurito, il suo tour mondiale, che è già un successo.

Cosí come lo è il nuovo disco, “Mariposa”, seconda fatica discografica dopo “Universo”, che ha già scalato le hit parade. Mrs Durso non poteva dunque farsi scappare il fenomeno, capace di far lievitare gli ascolti, complici migliaia di "Lodofanatiche" disseminate per il Paese. Ne sono arrivate tante anche davanti agli studi di Canale 5.

Qualcuna è pure riuscita ad assicurarsi un posto ai piedi del palco, lasciando a terra piú di qualche lacrima. Scene già viste. In genere però dinnanzi a teen-idols anglosassoni. Un fenomeno simile, sotto l’egida della bandiera tricolore, fino a oggi, fino a Lodovica, era per noi inedito. Lo era al netto dei prodotti da talent-show, che comunque difficilmente hanno mai varcato il confine.

«Vengo dal Friuli Venezia Giulia, da San Daniel per la precisione», ha esordito la giovanissima nel vis à vis con la Durso, denunciando orgogliosa il suo fortissimo legame con casa.

E poi via, a raccontare in tv l'avventura iniziata al Mas di Milano, la scrittura per Violetta, che le è piovuta in testa dall'oggi al domani. «È stato inizialmente uno choc. È successo tutto velocemente. Mi hanno dato la buona notizia (del provino andato bene, ndr) a fine giugno e il primo agosto sono partita, a casa non abbiamo nemmeno avuto il tempo di realizzare».

Ne sono venuti tre anni sul set in Argentina, quindi “Universo”, disco d’esordio come solista che l’ha riportata al suo primo amore: la musica. Ora i dischi sono due, conditi con qualche motivetto preso in prestito a “Violetta” sono l'anima del tour.

Lodovica, con i suoi 24 anni, calca il palco - tra effetti, scenografie e un nutrito corpo di ballo - come una pop star consumata. Lasciare “Violetta” al culmine del successo, quando tutti i suoi ex compagni stanno girando il mondo con il nuovo spettacolo in teatro, era un azzardo, ma bene ha fatto Lodo a rischiare. Le prime date del suo spettacolo le danno ragione. Le vendite del disco pure.

A Roma, in prima fila, a cantare c'era il discografico Rudi Zerbi - lo svela lei in un twitt -, mentre dal concerto di Milano l’istantanea, postata sempre attraverso un cinguettio, la ritrae davanti a una folla di ragazzine in delirio. Ed è appena iniziata. Il tour infatti è mondiale.

Dall'Italia si decolla alla volta di Parigi, Lisbona, Barcellona. Non prima però di una puntatina vicino a casa, a Padova, dove sarà il 21 febbraio. In regione si stanno già preparando le corriere. Saranno zeppe di fan, ma anche di amici e naturalmente parenti.

Con papà Paolo e mamma Anna nuovamente in prima fila, pronti a bersi l’ennesimo concerto. La loro “Lodo” l’hanno già applaudita al debutto di Roma, dove le telecamere sono riuscite a bucare la riservatezza e strappargli un saluto. «Sei il nostro orgoglio, ti vogliamo bene, ciao amore». Parole semplici di una mamma alla sua bambina, perché a 24 anni puoi anche essere una star, ma resti anzitutto la “piccola” di casa.

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