Acque e casali, la storia delle filande fra testimonianze e visite guidate

Dal 16 al 18 il Festival promosso da Heritage in Fvg: in programma anche un seminario per gli studenti

Angela Zolli
Un filare di gelsi, un tempo molto diffusi nella campagna friulana
Un filare di gelsi, un tempo molto diffusi nella campagna friulana

Dal 16 al 18 maggio 2025 ritorna a Carpacco il Festival delle Filande, un’iniziativa dedicata alla valorizzazione dell’eredità culturale promossa da Heritage in Fvg, in collaborazione con il Comune di Dignano, l’Associazione Italiana di Storia Orale, il Club per l’Unesco di Udine, con il patrocinio di Italia Nostra Sezione di Udine e il sostegno dei Soci di PrimaCassa, nell’ambito della Setemane de Culture Furlane a cura della Società Filologica Friulana.

Il Festival delle Filande è parte integrante del mandato di Heritage in Fvg, associazione impegnata nella valorizzazione dell’eredità culturale in una società in continuo cambiamento, con pubblicazioni, mostre, manifestazioni culturali e attività formative.

Nell’ambito del pre-festival viene ogni anno organizzato un seminario rivolto a studenti provenienti da scuole o da corsi universitari attinenti ai temi del patrimonio industriale. L’edizione corrente è dedicata agli studenti del corso di Laurea Magistrale Erasmus-Mundus Tpti (Techniques, Patrimoine, Territoires de l’Industrie) dell’Università di Padova e si concentrerà sull’analisi storica e socioeconomica della filanda di Carpacco, risalente al 1876, e la filanda di Dignano, risalente al 1857 e situata in prossimità del fiume Tagliamento.

Entrambe furono di proprietà della Società Bernardo & Lorenzo Banfi e subirono importanti interventi di ricostruzione e rinnovamento negli anni Venti del Novecento, in linea con il più ampio processo di modernizzazione delle strutture produttive.

Alle 17 di venerdì 16 maggio, al Centro polifunzionale di Carpacco aprirà il festival con la presentazione del progetto della mappa di comunità realizzata da Heritage in Fvg - grafica a cura di Filippo Enna – in cui la narrazione identitaria ha portato all’identificazione dei principali elementi permanenti e caratteristici del paese rivierasco – il sistema delle acque, il sistema delle case rurali e il sistema del patrimonio industriale. Seguirà la presentazione della prima Scuola di storia orale a Carpacco in cui studenti, insegnanti e cittadini avranno modo di incontrare gli abitanti del paese. Ogni percorso di sviluppo implica processi di cambiamento, conservazione, protezione della natura che riguardano i cittadini, gli amministratori e i pianificatori; a Sandro Fabbro, già docente di Urbanistica all’Università di Udine, spetterà il compito di mettere in relazione i temi della rigenerazione territoriale e dell’eredità culturale.

Alle 19 Amedeo Paulitti effettuerà una visita guidata nella filanda di Carpacco, proprietà della famiglia Paulitti, aperta al pubblico per l’occasione e in cui saranno esposti i ricami realizzati dall’associazione Ago, filo e...compagnia. Milvia Morocutti presenterà la lettura del testo Il Tiliment di Pauli Nauli; in conclusione, Luigino Squalizza e Giulio Ciccone eseguiranno alla fisarmonica un repertorio tratto dalla tradizione popolare friulana. Sabato 17 il laboratorio di storia orale a cura di Aiso-Università Ca’ Foscari, con la partecipazione di Alessandro Casellato e Giulia Zitelli Conti. Nel pomeriggio, gli iscritti realizzeranno le interviste ai residenti, raccogliendo voci, storie e testimonianze ad elevato rischio di dispersione.

Il festival si chiuderà il 18 maggio con una camminata alle 10 di educazione ambientale sul Tagliamento sotto la guida dell’esperto Maurizio Guzzinati della Stazione forestale di Coseano, con un intervento riguardante i mulini lungo la Roggia di Carpacco-Codroipo nel XIX-XX secolo a cura di Amelio Orlando. Info Facebook Heritage Fvg.

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