Letteratura, teatro, musica e architettura nasce l’associazione “Mulino a Nordest”

il progetto
melania lunazzi
Ogni nuova nascita va salutata con gioia. Tanto più se abbraccia il settore della cultura, che racchiude già in sé l’idea del seme che sboccia (cultura, da “colere” coltivare). Si chiama Mulino a Nordest ed è la nuova associazione – circolo culturale che fa il suo ingresso nel ricco panorama regionale.
Il nome è già denso di riferimenti programmatici, spaziali e temporali. «Abbiamo pensato al mulino – dice la presidente dell’associazione, Laura Stringari, per vent’anni già a capo del Fai nostrano – perché è un archetipo della realtà rurale pregressa del Friuli Venezia Giulia e al Nordest come territorio che ingloba una realtà extraregionale, che guarda fuori, oltreconfine, con una idea di contaminazione transfrontaliera». Ma c’è anche un significato metaforico e sostanziale, perché l’associazione fungerà da collettore, da punto di snodo: «Il mulino raccoglie acqua e la redistribuisce sotto forma di prodotti. Così noi vogliamo attingere al nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale, per riversarlo su tutti: anche a livello esperienziale».
Quattro le direttrici, i canali tematici: quello letterario/di lettura e quello delle rappresentazioni teatrali e musicali, seguiti dalla Stringari, l’architettura sotto la cura del vicepresidente Aldo Peressa e le arti figurative affidato a Carlo De Monte.
Sono già centoventi i soci e alcune iniziative sono già state promosse negli scorsi mesi, ma l’inaugurazione e il battesimo ufficiale del circolo culturale è in programma per lunedì alle 20.45 a Manzano nella Villa dei conti Romano.
«Per l’occasione – continua la Stringari, ci sarà il recital “Sfueai” (ispirato a Novella Cantarutti) con poesie in italiano e friulano di vari autori tra cui Cappello e Pasolini recitate da Elsa Martini con accompagnamento al pianoforte di pianista Stefano Battaglia». L’incontro è aperto al pubblico su prenotazione (www.mulinoanordest.it o info@mulinoanordest.it). In calendario in ottobre una visita alla mostra su Wright a Venezia, un concerto per fisarmonica al mulino di Terenzano, un incontro con Paolo Maurensigh, un circolo di lettura con Gianni Ciangi; a novembre incontro con Angelo Floramo e a dicembre un jukebox letterario con Floramo, Paolo Patui e Paolo Medeossi.
Per l’arte ci sarà il coinvolgimento di artisti della regione e delle nazioni confinanti con segnalazione di giovani emergenti in collaborazione con curatori locali. Cosa manca e su che cosa bisogna spingere nella nostra regione? «Manca un po’ di internazionalizzazione dei nostri valori. Tutti quelli che vengono e scoprono il Friuli restano meravigliati e sono sempre disinformati. Abbiamo vicini di casa come Venezia che ci fanno una concorrenza terribile, ma noi siamo depositari di valori ambientali, culturali e tradizionali importantissimi. A parte il vino e il turismo enogastronomico, vedo spazi di investimento per nuove forme di turismo giovane e ecologico: le piste ciclabili ad esempio e i valori ambientali sono un veicolo da sviluppare ancora di più». —
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