Le foto di Udine e un libro su Tina “la ragazza di via Pracchiuso”

Il libro “Tina Modotti. La ragazza di Pracchiuso”, scritto da Gianfranco Ellero e pubblicato dal Consiglio regionale, una mostra fotografica a palazzo Mantica, sede della Filologica, e un’esposizione d’arte nella storica via di Udine, con artiste tutte donne. È quanto è in programma a Udine il 3 dicembre, nella ricorrenza dei novant’anni esatti dalla grande mostra a Città del Messico che la rese immortale.
L’omaggio a Tinissima comincerà a Bellazoia di Povoletto, alle 11, con la presentazione della “Ragazza di via Pracchiuso” e della bottiglia di sauvignon intitolata all’artista. Nel pomeriggio la Società Filologica Friulana ospiterà nel suo palazzo l’esposizione di fotografie scattate nei primi anni del secolo scorso (resterà aperta fino al 6 dicembre) per far rivivere ai visitatori “La Udine di Tina Modotti”.
A seguire una lezione di Gianfranco Ellero e Piero Colussi sull'arte della grande fotografa e la proiezione del film muto “The Tiger's Coat”, presentato da Livio Jacob. La giornata si concluderà in via Pracchiuso 33, a pochi passi dalla casa natale di Tina, nella Galleria Proposte d’Arte Soravito, dove venti artiste esporranno opere ispirate dalla vicenda umana e artistica della grande fotografa.
«Tutto è iniziato con la pubblicazione di un mio articolo su Messaggero Veneto, che ringrazio infinitamente, il 5 gennaio scorso, nel quale ricordavo che più delle date di nascita e di morte, degni di memoria e comprensione (non di celebrazione) sono a mio avviso i giorni in cui i grandi fecero qualcosa di importante e decisivo. E nella vicenda umana di Tina, il 3 dicembre 1929, giorno del vernissage della sua mostra personale a Città del Messico, è sicuramente fondamentale».
Accanto a numerose biografie, che testimoniano la fama planetaria della “friulana più famosa nel mondo”, lungo è l’elenco di opere filmiche, teatrali, multimediali, pittoriche, grafiche, persino fotografiche ispirate dalla vita e dall’arte della “ragazza di Pracchiuso”, che trovano memoria anche nelle pagine del libro di Ellero; e allora, chiediamo, in che rapporto si collocano con queste le manifestazioni del 3 dicembre?
«Lo chiamerei Modotti Day, una serie di manifestazioni che idealmente si collegano con la mostra tenuta a Lestans la scorsa estate. L’obiettivo era ed è di mettere a nudo le origini di Tina, poco indagate o trascurate nelle biografie troppo spesso romanzate, e di mostrare, anche visivamente la Udine in cui Tina nacque, crebbe, lavorò fino al 1913, quando da Udine partì, per Genova e per l’America.
Dopo aver visitato la mostra sarà possibile rivederla ancora giovane nel film che sarà proiettato nella sede della Filologica. C’è quindi uno stretto legame fra la mostra di Lestans, la lezione sulla fotografia e la mostra di Pracchiuso, e un rapporto fra la mostra e il film; e tutto si collega nel libro, che sarà gratuitamente distribuito a quanti vorranno partecipare al Modotti Day».
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