L’arte segnata dall’orrore, il ritorno di Celiberti a Terezin 59 anni dopo
La visita del pittore al campo di concentramento. A Praga inaugurata la rassegna dedicata alle sue opere

La visita al campo di Terezín nel 1965 ha cambiato la vita e l’arte di Giorgio Celiberti. E nei giorni scorsi l’artista friulano, 93 anni, ha compiuto una nuova visita al campo di concentramento nei pressi di Praga, la città dove, nella sede dell’Istituto italiano di cultura, è stata inaugurata la mostra “Celiberti: The Essence of Peace”, sotto la guida del curatore Mario Da Re e della critica Lorena Gava.
La rassegna rimarrà aperta fino al 29 febbraio, si trasferirà poi a Terezín, dove si potrà visitare dal 7 marzo al 30 aprile. La mostra ha avuto il patrocinio del Parlamento Europeo e degli eurodeputati guidati da Martina Dlabajová dalla Repubblica Ceca e Gianantoni Da Re dall’Italia. È organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto italiano di Cultura a Praga in collaborazione con lo Studio Giorgio Celiberti e l’associazione di interesse Terezín-Città del cambiamento.
La visita al campo di Terezín nel 1965 ha cambiato l’arte di Giorgio Celiberti, come aveva sottolineato l’europarlamentare Martina Dlabajová, che assieme al suo collega Gianantonio Da Re ha contribuito appunto alla realizzazione delle due mostre.
«Le opere del maestro Celiberti sono forti e hanno la possibilità di ispirare, confortare, provocare e persino cambiare le opinioni e le convinzioni di coloro che le ammirano» aveva sottolineato l’europarlamentare.
Dopo la cerimonia d’inaugurazione a Praga, l’artista udinese ha compiuto dunque una nuova visita a Terezin. Un momento di grande commozione per il maestro. All’incontro erano presenti Jan Roubínek, direttore Memoriale di Terezín, René Tomášek, sindaco di Terezín, Aleš Lepič, vicesindaco, Vendula Bláhová, direttrice dell’associazione Terezín-Città di cambiamento e Martina Dlabajová, deputato al Parlamento europeo.
Alla cerimonia a Terezin, che ha visto anche un momento musicale, hanno partecipato anche l’ambasciatore Mauro Marsili, il direttore dell’IIC Vito De Bellis, l’auroparlamentare Martina Dlabajovà
La mostra di Celiberti è ospitata al Centro Informazioni Retranchement 5 del museo locale dedicato alla fortezza di Terezín sin dalla sua creazione nel XVIII secolo.
Nel lager migliaia di bambini ebrei, prima di essere trucidati dai nazisti hanno lasciato testimonianze della loro tragedia in graffiti, disegni, in brevi frasi di diario.
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