L’appello di don Borgo: «Riportiamo a Coderno le spoglie di Turoldo»

SEDEGLIANO. Riportare le spoglie di Turoldo nel suo Friuli, a Coderno, il paese in cui nacque cent’anni fa. È questo l’auspicio espresso da monsignor Nicola Borgo, il sacerdote che di padre David ha raccolto l’eredità spirituale.
L’appello è stato lanciato nel giorno in cui ricorreva la scomparsa, 24 anni fa, del sacerdote-profeta; occasione che ha poi dato modo a don Plinio Donati di annunciare buona parte delle iniziative in programma per le celebrazioni del centenario della nascita; data, questa, che ricorrerà il 22 novembre prossimo.
Nella casa natale di Coderno una profonda emozione ha pervaso il pubblico intervenuto all’iniziativa promossa dall’associazione Gilberto Pressacco e dal comitato Friul Tomorrow “Ascoltiamo la Voce di Turoldo” nel corso della quale è stata riascoltata l’intervista a Turoldo fatta da un allora giovanissimo Daniele Damele, era il 1989, per la Rai.
La “voce” inconfondibile inizialmente lieve, poi tonante e impetuosa, ha riportato alla memoria di tutti, per circa mezz’ora, l’oratoria del padre servita. I temi della povertà e dell’accoglienza, dell’amore per il Friuli, della necessità di contestualizzare la poesia alla contemporaneità interrogandosi sulla realtà di oggi di un frate che ha dominato il ‘900 è stata poi sottolineata negli interventi di saluto: da parte del sindaco di Sedegliano, Ivan Donati, da Flavio Pressacco e dal direttore Rai Cristiano Degano il quale ha promesso fin d’ora la disponibilità per gli organizzatori ad avere accesso alle teche Rai per riproporre gli interventi di padre David.
Quindi monsignor Nicola Borgo, con toni che evocavano la forza di Turoldo, ha lanciato l’appello a riportarne le spoglie in Friuli, com’era, si ritiene, anche la volontà del padre servita.
Dopo la messa nella chiesa parrocchiale è toccato a don Plino Donati, presidente dell’associazione Turoldo, dare conto dei progetti messi in cantiere. «Il punto di partenza - ha detto Donati – è Coderno: da qui vogliamo metterci in movimento e parlare e dialogare con quanti hanno accolto la provocazione di Turoldo per sentirci ancora tutti in cammino con lui».
L’obiettivo dell’associazione è quello di dare vita a una rete di collaborazioni ampie, capaci di raggiungere il maggior numero di persone perché il messaggio e la testimonianza lasciati da Turoldo rimangano vitali e favoriscano un nuovo slancio nella creatività e nella coscienza del territorio.
Il direttivo dell’associazione, che per volontà statutaria agisce in sinergia con l’amministrazione comunale di Sedegliano, ha cosí elaborato un programma molto aperto. In collaborazione con il Centro Servizi e Spettacoli di Udine, è stato dato anzitutto incarico al drammaturgo e regista Massimo Somaglino di realizzare una pièce che rilegga sensibilità e temi turoldiani.
«Tale realizzazione sarà proposta in Friuli, ma soprattutto - ha tenuto a sottolineare Donati - fuori dei confini del nostro territorio».
Previste anche due mostre tematiche: una fotografica:“Gli ultimi in Friuli e nel mondo”, in un contesto dinamico, aperto a vari contributi, curatore Roberto Scovacricchi, in collaborazione con l’associazione “Le Colone” di Castions di Strada, nonché con l’apporto del fotografo Elio Ciol; e una grande mostra d’arte itinerante, curata da Vittorio Sgarbi che partirà da Milano, e offrirà uno sguardo antologico degli artisti contemporanei a Turoldo e di artisti attuali che si confrontano su temi di pertinenza turoldiana.
In ambito musicale il coordinatore Glauco Venier proporrà una serie di concerti con la partecipazione di artisti di livello. L’Associazione “Le Colone” di Castions di Strada, in collaborazione con il Conservatorio musicale di Udine, sta nel frattempo dando vita a un particolare evento in parole e musica.
L’Associazione musicale “Armonie” dal canto suo coinvolgerà scuole e studenti in un percorso interattivo di poesia e musica.
Inoltre il professor Alessio Persic e la dottoressa Raffaella Beano stanno coordinando, in collaborazione con la Congregazione dei Servi di Maria, l’Università di Udine e l’università Cattolica di Milano, la raccolta di testimonianze e approfondimenti di testimoni e studiosi, finalizzata a una diffusione sui canali mediatici; e ancora, a un convegno internazionale e a una pubblicazione in cui si approfondiranno anche i legami culturali tra Turoldo e Pasolini.
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