L’Agenda friulana di Chiandetti Ecco l’edizione numero 45

Arriva l’Agenda friulana 2021 di Chiandetti, pubblicazione edita da ben 45 anni in cui fissare i propri impegni, memorie e scoprire tematiche relative al Friuli Venezia Giulia in tutti i suoi ambiti quali cultura, economia, gastronomia, tradizioni, paesaggio, poesia, arte, religione. Ogni anno sono numerose le rubriche in italiano e friulano presenti al suo interno scritte dai 38 autori che vi collaborano. L’argomento conduttore presente all’inizio di ogni mese è dedicato ai Presidi slow food del Fvg (la rubrica è a cura di Giorgio Dri). Di tutela delle risorse genetiche vegetali scrivono Pietro Zandigiacomo e Paolo Ermacora. L’Arlef tratta caratteristiche della lingua friulana e simboli della sua identità.

Tra i tanti interventi, Elettra Patti racconta Dino Menichini, poeta, giornalista e critico letterario. Si parla anche di chiesette scomparse (San Giacomo di Palasio) descritta da Stefano Perini, del Museo archeologico di Cividale (Fiammetta Piaia Venturini). Argomento quanto più attuale è quello di Flaviano Bosco con Simillima pestis: medici, malati ed epidemie nel Friuli medievale e moderno.

Ricordi di esperienze d’infanzia nel Friuli rurale vengono descritti da quattro autori: Lionello Baruzzini, Sergio Zannier, Paolo Bortolussi e Marisa Gregoris.

Ci spostiamo nella zona di Pordenone con caratteristiche e curiosità dei cognomi del Pordenonese di Alessandro Fadelli. L’Agenda diventa anche guida turistica alla scoperta di antichi centri religiosi (don Nello Marcuzzi), delle valli del Cornappo e del Torre (Giuseppe Longo), storia e bellezza ad Aquileia (Franca Mian).

Continua la rubrica di Angelo Floramo con “Novecento friulano: dal 1980 ad oggi”. Vito Sutto descrive busti e monumenti friulani presenti sia in luoghi pubblici che privati. Quindi saliamo in Carnia con la rubrica di Celestino Vezzi, Cjargne e devozion popolar.

Spazio anche personaggi rilevanti nel panorama friulano come Giulio Camillo Delminio (Flavio Mattiuzzo), Girolamo Venerio (Tiziana Ribezzi), Giuseppe Brosadola e Carlo Mutinelli (Odorico Serena).

Tra gli altri, tantissimi, contributi la similitudine tra i componenti della squadra di calcio e la vita viene descritta da Francesco Sabucco con “Une partide lungje une vite”. Nella Bassa friulana, poco oltre il confine regionale, a Caorle e Bibione, ecco le lagune a destra del Tagliamento (ne scrive Franco Romanin).

Secondo le Sacre scritture la donna veniva valorizzata anche nei tempi antichi: lo scopriremo con il tema il ruolo della donna nell’antico e nuovo testamento di Odorico Serena.

Spazio anche alla poesia con liriche di Italo Bertolin, Renzo Di Marco, Franca Mian, Cesare Nagostini, Flaviana Nodale, Franco Romanin, Aldo Rossi, Celestino Vezzi.

La nuova edizione, curata da Elisa Mauro Chiandetti, vanta il patrocinio di Slow Food Fvg, Confartigianato-Imprese Udine, Ente Friuli nel Mondo, Agjenzie Regionâl per Lenghe Furlane e Club Unesco di Udine. —

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