La Società Filologica fa rete: «Unisce tutta la cultura friulana»

Si è riunita nella sede di Palazzo Mantica, a Udine, l’assemblea dei soci della Società Filologica Friulana. Un’occasione per tracciare il bilancio non solo finanziario, ma anche delle attività realizzate finora e di quelle in programma per l’anno in corso.
Per il 2024 oltre alla Settimana della cultura friulana (in programma dal 9 al 19 maggio), che si concluderà con la tradizionale festa di primavera (“Fraie de Vierte”) a Forni Avoltri il 19 maggio, in ottobre l’appuntamento sarà a Concordia Sagittaria per il congresso sociale, mentre in novembre a Palazzo Mantica a Udine si ricorderanno i cent’anni dell’avvio del progetto dell’Ali – Atlante linguistico italiano, in collaborazione con l’omonimo istituto dell’Università di Torino. Iniziative che dimostrano l’attenzione della Società non solo per la lingua friulana, ma anche per tutte le lingue dell’Alto Adriatico, come indica la visione del linguista Graziadio Isaia Ascoli al quale la Filologica è intitolata.
È stato annunciato anche l’imminente incontro (il 14 marzo) di informazione e confronto, in collaborazione con l’Assemblea della comunità linguistica friulana (Aclif), sulla questione del friulano nella programmazione radiotelevisiva della Rai, dato dall’occasione del nuovo contratto di servizio pubblico.
Il presidente Federico Vicartio ha posto l’attenzione sul costante incremento dell’attività della Società, che rende la Filologica «un punto di riferimento sempre più forte e centrale capace di tenere saldo e unito il mondo della cultura friulana». Un’attività che registra di anno in anno un numero maggiore di manifestazioni, corsi pratici di lingua e cultura friulana e di formazione per i docenti (sempre più richiesti sia in presenza che online), produzione editoriale, attività della biblioteca con percorsi bibliografici, donazioni di materiali, digitalizzazione di fondi fotografici, articoli, volumi. Un’offerta che si dimostra molto apprezzata dalla platea friulana, come testimoniano ad esempio la partecipazione alle manifestazioni, i numeri di accesso al sito internet (quasi 189 mila nel 2023, per 130 mila utenti – nel 2022 erano 86 mila), l’incremento di contatti nella newsletter (che conta 4.960 iscritti), la crescente consultazione dei cataloghi on line (quasi 45 mila a fronte del 28 mila dell’anno precedente).
L’ultimo prodotto in termini temporali, è il sito www.techefriulane.it, un portale che permette all’utente un accesso facile e immediato a tutti i contenuti che negli ultimi anni sono stati digitalizzati e resi fruibili on line (fondi fotografici e multimediali, volumi e manifesti). «Questa proiezione virtuale della comunicazione culturale – ha sottolineato Vicario – viene da una precisa programmazione che abbiamo sviluppato con impegno negli anni e che vede la collaborazione con un’ampia rete di associazioni». Una strategia, quella del “fare rete”, che si conferma anche nell’organizzazione della Settimana della cultura friulana, che nel 2023 ha contato ben 200 eventi, ben promettendo anche per il 2024.
Tra le attività 2023 si ricorda, in particolare, la pubblicazione e la mostra sull’artista Carlo da Carona e sugli scultori lombardi del Rinascimento in Friuli e l’animazione del fumetto “Ti racconto il Vajont”. Da nominare anche il progetto europeo “Primis Plus” per promuovere il Friuli dal punto di vista turistico, attraverso la lingua, la cultura e l’identità friulana. Inoltre nel 2023 la Società Filologica ha aderito al Fuen, la Federazione unitaria delle minoranze europee ed è stata riconosciuta dalla Regione “Centro di divulgazione della cultura umanistica”.
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