La Settimana della cultura friulana: 200 appuntamenti fra storia e tradizione

Presentata la decima edizione degli eventi della Filologica: a Palazzo Mantica la mostra fotografica di Diego Cinello

Martina Delpiccolo

Duecento tondi tondi! È questo il numero degli eventi della decima edizione della “Setemane de Culture Furlane” che inizia domani, giovedì 18, e prosegue fino a domenica 28. Ha parlato di continuità, condivisione e crescita Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana durante la conferenza stampa, ieri a Palazzo Mantica: «Stabilità, incremento di numeri e collaborazioni nel territorio, con Comuni, associazioni culturali, proloco, parrocchie, gruppi musicali o teatrali. Tema della rassegna “la cultura friulana”, declinata in storia, arte, tradizione, ambiente, economia, a delineare l’identità friulana, parola che più di tutte riesce a segnare i percorsi che ci portano a capire il senso del nostro essere comunità».

Numeri importanti quelli della decima edizione che gode di patrocini e collaborazioni prestigiose, tra cui Ministero della Cultura, Regione Fvg, Fondazione Friuli, Ente Friuli nel Mondo, UniUd, Arlef e tante altre realtà: 17 eventi in presenza e contemporaneamente on line, 36 incontri da poter rivedere sul web, 34 conferenze o convegni, 33 presentazioni, 30 filmati, 18 proiezioni, 12 mostre, 19 incontri per ragazzi, coinvolgendo oltre a Udine, Gorizia, Pordenone e numerosi Comuni friulani.

La Setemane de Culture Furlane conferma l’attenzione a figure rilevanti del territorio, dedicando eventi su misura a studiosi e letterati, artisti e intellettuali come Odorico da Pordenone, Giovan Battista Donato, Remo Cacitti, Carlo Luigi Bozzi, Tiziano Tessitori, Arturo Zardini, Anna Bombig, Otto D’Angelo, Sergio Maldini, Giuseppe Bugatto e altri ancora. Un’attenzione particolare, con vari eventi a lui ispirati, è rivolta al compositore Zardini. “Un salût ’e furlanie” dà il titolo al concerto che si terrà sabato 20 alle 20.30 a Pontebba alla Pieve di Santa Maria Maggiore. Il gruppo di ottoni di Brassevonde, insieme a Massimo Somaglino, intrecceranno storie con il repertorio più noto del maestro, in omaggio ai cento anni della morte dell’autore, padre di “Stelutis alpinis”, de “Il cjant de Filologiche” e di tanti altri canti intramontabili e identitari. A seguire, martedì 23 alle 18 in Biblioteca Civica “V. Joppi” si terrà l’incontro “Arturo Zardini e i suoi canti friulani tra innovazione e tradizione”.

Segnalare alcuni dei 200 eventi significa trascurarne di bellissimi. Proviamo a soffermarci su qualche incontro. Venerdì 19 maggio alle ore 16.30 a Udine, a Palazzo Mantica si terrà il convegno “Sguardi e voci della memoria. Gli archivi etnografici sonori e video in dialogo con il territorio”. Martedì 23 alle 20.30 al Centro Civico di Lucinico presentazione del Fondo fotografico Oreste Bugni, 600 scatti della Grande Guerra. A Zoppola venerdì 26 maggio alle 20.45, all’auditorium, andrà in scena lo spettacolo di Carlo Tolazzi che racconta la tragedia dei figli dei nemici, “L’uovo del cucùlo”.

La Setemane ha costruito anche sinergie con altre rassegne, ad esempio con “èStoria” di Gorizia o con “La Notte dei Lettori” di Udine. In particolare, dalla collaborazione con il festival udinese è nato il reading “Noterelle/Storiis di Graziadio Isaia Asco” con testi di e su Ascoli, a cura del Teatro Incerto nell’ambito di “Aspettando La Notte dei Lettori” (il 28 alle 20.30 a Palazzo Mantica).

Ma la Setemane ha già scaldato i motori ieri con l’inaugurazione della mostra fotografica di Diego Cinello a Palazzo Mantica Friuli, “Valli alpine, monti, acque, genti”.

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