La parola Noi: Jvan Moda canta l’individualismo esasperato

Il cantautore e rocker friulano si esibisce domenica 9 febbraio al Palamostre di Udine: «Al centro la dimensione sociale e collettiva»

Marco Stolfo
Il cantautore Jvan Moda presenta il suo nuovo disco al Teatro Palamostre di Udine
Il cantautore Jvan Moda presenta il suo nuovo disco al Teatro Palamostre di Udine

Jvan Moda ricomincia da sé. Un quarto di secolo dopo i suoi primi album come solista, “Cielo pirico” e “Le nuvole”, il cantatutore e rocker friulano, che negli ultimi venticinque anni ha partecipato in maniera significativa a una serie di progetti musicali collettivi, in cui è ancora, almeno in parte, coinvolto, si è di nuovo messo a lavorare in proprio, scrivendo, suonando, registrando e producendo, tutto da solo, un nuovo album, composto da dodici brani in equilibrio tra canzone d’autore, rock e pop.

Il suo titolo è “La parola Noi”, un verso del testo di “Pianeta terra”, che è una delle dodici canzoni in scaletta, e dà conto in maniera esplicita di una certa urgenza comunicativa e di una specifica visione che, come spiega lo stesso Jvan Moda, «caratterizza l’intero progetto» e consiste nel «riconoscimento dell’importanza della dimensione sociale e collettiva, troppo spesso trascurata, vittima di un individualismo esasperato, per cui l’unica parola che conta è Io».

«Si tratta del risultato di un lavoro che ho realizzato con calma – spiega Jvan Moda – a partire dal 2018, quando ho ripreso con una certa continuità a scrivere. Ho fatto una selezione del materiale elaborato in questo periodo e così negli ultimi due anni mi sono concentrato su una dozzina di brani, cantando e suonando tutti gli strumenti: basso, chitarra, batteria e addirittura alcune parti di violoncello».

Il cd, pubblicato dall’etichetta udinese Nota, sarà presentato con un concerto dal vivo domenica 9 febbraio, alle 18, al Teatro Palamostre di Udine. In questo caso Jvan Moda sarà accompagnato da Pietro Sponton alla batteria, suo complice “storico” nei Playa Desnuda, da Alessandro “Baldo” Larocca al basso, con cui ha condiviso anche il percorso del glorioso power trio “par furlan” Pantan, da Paolo Paron alle tastiere e alla chitarra, dal giovane chitarrista Nicolas Nicoletti e dalla violoncellista Antonella Macchion.

Sul palco del Palamostre questo progetto musicale individuale che esplicita una spiccata sensibilità nei confronti della dimensione collettiva - «ma non c’è nessuna contraddizione da questo punto di vista», precisa Jvan Moda – prenderà forma proprio in questi termini. «E così si presenterà anche successivamente», aggiunge l’artista originario del Friuli orientale, la cui aspettativa principale è proprio quella di «portare in giro, dal vivo, questo progetto» articolato in dodici capitoli che suonano bene e sollecitano in chi ascolta consapevolezza, umanità e solidarietà, come suggerisce anche la citazione di Don Milani che si trova sulla copertina del disco.

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