La nuova stagione del “Giovanni da Udine” parte con la Dresden Philarmonic
Presentato il programma: 60 gli appuntamenti. Tra gli artisti per la prosa Massini, Orlando e Brachetti

Sessanta appuntamenti di spettacolo dal vivo (la stagione passata sono stati 45), 80 alzate di sipario, più i tradizionali appuntamenti con le Lezioni di Storia, i laboratori per bambini, recite scolastiche e gli incontri di Casa Teatro: questa in sintesi la stagione 2023/2024 del Teatro Nuovo Giovanni da Udine presentata dal presidente della Fondazione, Giovanni Nistri, e dai due nuovi direttori artistici, Fiorenza Cedolins per la musica e danza e Roberto Valerio per la prosa.
Ad inaugurare ufficialmente la stagione sarà il ritorno, il 6 ottobre, dell’orchestra tedesca Dresden Philharmonic.
Una stagione in linea di forte continuità con le ultime precedenti, con un cartellone di «teatro popolare d’arte, che sappia cioè incontrare tutte le fasce di pubblico con un’offerta diversificata tra generi e contenuti», così Nistri, il quale ha anche sottolineato come «il nuovo cartellone nasce nel segno della positività e dell’entusiasmo: emozioni che sono ben rappresentate dall’immagine realizzata per noi dall’artista veneziano Lucio Schiavon».
Un’immagine, tre figurine stilizzate che rappresentano musica teatro e danza volteggianti su una Udine altrettanto stilizzata nei suoi luoghi più tipici, dominata dalle geometrie del Teatrone, «che trasmette apertura, allegria, amore per il teatro: un teatro che unisce, perché vuole essere la casa di tutti».
Continuità, si diceva, anche se nel campo musicale spiccano alcune serate di “bel canto”, recital con artisti del calibro di Francesco Demuro, Murat Karahan, Gregory Kunde, Annalisa Stroppa.
Del resto Cedolins ha alle spalle una solida carriera come soprano ed è anche fondatrice e direttrice del Soi Scuola dell’Opera Italiana, di cui il Giovanni da Udine ospiterà la finale e il gala di premiazione dei vincitori del Primo Concorso di Canto Lirico Virtuale a chiusura di stagione.
Non mancheranno, formazioni orchestrali, direttori di grido e solisti di fama, come la Filarmonica della Scala, con il suo direttore principale Riccardo Chailly e il giovanissimo pianista Aleksander Malofeev; l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta Michele Mariotti, direttore oggi lanciatissimo; e ancora la Female Symphonic Orchestra Austria diretta dalla sua fondatrice, Silvia Spinnato.
Gradito ritorno è quello della Kremerata Baltica con il pianista Georgijs Osokins; l’Orchestra Barocca di Venezia diretta da Andrea Marcon; l’Orchestra Arcangelo Corelli con il suo direttore Jacopo Rivani.
E la nostra Fvg Orchestra con il Coro diretti da Roberto Abbado ne La messa da requiem di Verdi. Immancabile come da tradizione il concerto di fine anno della Strauss Festival Orchester Wien, diretta al violino da Willy Büchler e affiancata dal giovane soprano Yutong Shen.
Due le opere, entrambi produzioni del Verdi di Trieste, Manon Lescaut di Giacomo Puccini e La Cenerentola di Gioachino Rossini. E due, infine, gli spettacoli di danza: Gisele, che arriva dall’Arena di Verona, nella coreografia di Maria Grazia Garofoli, con Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru e il balletto contemporaneo Igra proposto dai coreografi e registi Mattia Russo e Antonio de Rosa per il collettivo italo-spagnolo Kor’sia.
Quanto al repertorio anche qui si va sul sicuro soprattutto con musiche davvero classiche, dal barocco a Vivaldi da Beethoven a Cajkoveskij, da Mozart a Chopin e Prokof’ev, con qualchee timida incursione nel più moderno con alcuni brani di Penderecki, Anton Weber e una curiosità, una sinfonia e 4 songs della compositrice americana, Amy Marcy Cheney Beach.
Per quanto riguarda invece la prosa, sempre nel segno della continuità, il cartellone presenta un mix di spettacoli caratterizzati da grandi interpreti, da registi importanti secondo raggruppamenti (anche di abbonamento) che sono la “Prosa” con La coscienza di Zeno di Svevo con Alessandro Haber, Uno sguardo dal ponte di Miller con Massimo Popolizio, La locandiera di Goldoni con Sonia Bergamasco per la regia sicuramente non convenzionale di Antonio Latella; Agosto a Osage County racconto di un torbido interno famigliare dell’americano Tracy Letts diretto da Filippo Dini con Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia, Cabaret The musical con Arturo Bracchetti, Billy Elliot il Musical firmato da Romeo Piparo, Perfetti sconosciuti dal film omonimo di Paolo Genovese con Paolo Calabresi, e Ciarlatani dello spagnolo Pablo Remon, testo sul mondo del teatro con Silvio Orlando.
Ancora teatro con “Tempi Unici” (sostanzialmente una sola replica per delle proposte però stuzzicanti e non scontate), con L’arte della commedia di Eduardo De Filippo con Fausto Russo Alesi, L’ispettore generale di Gogol con Rocco Papaleo, Boomers di e con Marco Paolini, L’interpretazione dei sogni da Freud nella lettura di Stefano Massini, 456 un testo di Mattia Torre, e Cyrano deve morire di Leonardo Manzon e Rocco Placidi.
E ancora: “Operette e altri incanti” con Al cavallino bianco della Compagnia Abbati, La principessa della Czarda della Compagnia Teatro Musica Novecento; un’incursione nella musica leggera con Gianluca Guidi, protagonista di Sinatra, The Man and his Music. “Teatro Insieme” con Christmas Carol – il Musical, Scusa sono in riunione. .ti posso richiamare? di Gabriele Pignotta con Vanessa Incontrada, e Funeral home di e con Giacomo Poretti (del trio con Aldo e Giovanni). E infine tre spettacoli di TeatroBambino.
Tra le novità “Soggetto Donna” tre monologhi curati dal direttore Valerio dedicati a tre donne legate al Friuli: Carolina Coen Luzzatto, Caterina Percoto e Margherita Hack, fatte rivivere in scena dalle attrici Alvia Reale, Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia.
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