La Guarneriana mette online i codici miniati e altri tesori

I 550 anni della biblioteca. Oggi alle 18 s’inaugura la Teca digitale: da lunedí la consultazione via internet. “Ars illuminandi” a San Daniele: cinquemila foto dei manoscritti piú preziosi

SAN DANIELE. I tesori più preziosi della Guarneriana da lunedì prossimo saranno online, a disposizione di chiunque voglia ammirarne la bellezza. Questa sera intanto alle 18 l’anteprima della Teca digitale nella serata organizzata dall’amministrazione comunale per festeggiare i 550 anni di una fra le prime Biblioteche pubbliche d’Europa.

Il progetto, si chiama “Ars illuminandi: colori e forme tra Medioevo e Umanesimo nei manoscritti della Guarneriana” e ha inteso realizzare la digitalizzazione integrale della selezione di manoscritti piú rappresentativi dell’intero patrimonio, per la straordinarietà del loro valore storico, letterario, per il tipo di scrittura e per la bellezza dell’ornato e delle notazioni presenti per un totale di circa 5 mila immagini.

Il progetto è stato realizzato mediante un Accordo di collaborazione stipulato alla fine dello scorso anno con la Regione: 32 mila euro il costo dell’operazione finanziati da Regione e Comune.

La digitalizzazione degli 11 manoscritti individuati – 2 codici erano già stati digitalizzati precedentemente - rende disponibili su Internet risorse culturali che altrimenti rimarrebbero sotto-utilizzate proteggendole al contempo dal deterioramento provocato dalla fruizione manuale.

Due le fasi del progetto: una volta acquisiti i manoscritti è stato realizzato un portale web della Biblioteca dove si potranno “sfogliare” virtualmente i codici.

Un passaggio che eleva la Guarneriana al rango di altre importanti biblioteche di conservazione, nazionali e internazionali che ormai da tempo mettono a disposizione le riproduzioni virtuali delle loro opere manoscritte più preziose.

Potenzialmente il progetto della teca digitale della Guarneriana, potrebbe essere lo “start up” di un portale regionale dedicato al mondo dei manoscritti presenti nelle collezioni bibliografiche del Friuli Venezia Giulia, dove progressivamente le singole biblioteche in possesso di materiali di questa tipologia potrebbero far confluire l’accesso alle proprie digitalizzazioni.

Intanto, il lavoro appena concluso rappresenta una piccola goccia nel mare dell’immenso patrimonio dell’antica Biblioteca nata nel 1466 grazie al lascito testamentario dell’umanista friulano Guarnerio D’Artegna. Attualmente la Sezione Antica della Guarneriana possiede infatti circa 12 mila preziosi volumi antichi, tra manoscritti, incunaboli, cinquecentine ed edizioni a stampa, e caratterizzandosi proprio per la sua ricchezza di contenuti di valore storico e anche di contenuto estetico, offre grande soddisfazione ai ricercatori internazionali e si dimostra un potente mezzo di attrazione a livello culturale e turistico.

Come per ogni biblioteca che possegga un fondo antico, anche all'interno della Guarneriana è stato possibile individuare una numero ristretto di documenti corrispondenti ai cosiddetti “tesori della biblioteca”.

E proprio i tesori della Biblioteca costituiscono la teca digitale: i codici individuati comprendono opere di carattere religioso, filosofico, letterario, opere di autori classici latini e greci ed epistolari, e riescono ad essere la summa omogenea ed esaustiva dell’intero patrimonio guarneriano, inteso nel suo complesso. Appuntamento dunque questa sera nella sala consiliare della Biblioteca Guarneriana.

Ad aprire la serata i saluti delle autorità: sindaco e vicesindaco di San Daniele, Paolo Menis e Consuelo Zanini, nonché l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti. Dell’oltre mezzo secolo della Guarneriana parlerà Angelo Floramo, a presentare il progetto di digitalizzazione poi Elisa Nervi (direttore della Biblioteca), Paola Mansi e Dino Barattin del servizio regionale dei Beni culturali, e Mauro Bettuzzi della CG Soluzioni informatiche.

Nel corso della serata infine sarà presentato anche il nuovo logo della Biblioteca realizzato da Ilaria Comello.

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