Incontri ravvicinati in Friuli: in 15 dicono di aver visto Ufo

UDINE. Che ci si ponga di fronte alla questione con piglio scettico piuttosto che analitico, quello degli Ufo è senza dubbio un argomento affascinante. A confrontarsi sul tema degli oggetti volanti non identificati sono stati ieri sera, all’interno della mostra Gateway to Space alla Fiera di Udine, i giornalisti Lao Petrilli (Rds, La Stampa) e Vincenzo Sinapi (Ansa), autori del libro Ufo. I Dossier italiani, presentato nel corso di un incontro moderato dal capocronista del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini. «Quando si parla di Ufo vengono sempre in mente i “marzianetti”, ma in questo libro si sta parlando di oggetti avvistati negli ultimi 40 anni nei cieli italiani, non una virgola di più, non una di meno». Lao Petrilli è da subito molto chiaro rispetto al contenuto del suo libro, che racconta i 445 casi di avvistamenti segnalati all’Aeronautica Militare archiviati nell’ultimo mezzo secolo in Italia, riportando alcuni documenti mai pubblicati prima. «Il libro nasce dalla nostra curiosità giornalistica – ammette Petrilli, coautore con Sinapi - per cui riporta in maniera rigorosa e oggettiva i casi che abbiamo analizzato potendo interamente usufruire dell’archivio dell’Aeronautica, alla quale sono arrivate segnalazioni di qualsiasi tipo, che vanno da avvistamenti di lanterne cinesi a fuochi d’artificio». Molti casi, certo non tutti attendibili (l’obbligo di registrare tutto ha comportato per i militari dell’Aeronautica quello di includere anche le testimonianze piú assurde), ma ciascuno a costituire parte di un archivio vastissimo, che contiene però anche le registrazioni di alcuni episodi interessanti. «I casi piú attendibili sono quelli che derivano da testimonianze di piloti civili e militari – continua Petrilli- perché avendo migliaia di ore di volo e conoscendo tutti i mezzi, non possono sbagliarsi nelle descrizioni e corrono anche il rischio di essere sottoposti a visite psichiatriche per accertare che non abbiano esaurimenti di alcun tipo. Per loro, dichiarare di aver avvistato un ufo è un rischio e se lo fanno devono avere le loro motivazioni». E nel libro compaiono anche i casi friulani, quello di Gonars nel 2012 e quelli di Pordenone, tra cui il piú noto, quello di Caneva. «Dalla vostra regione – spiega l’autore del libro - sono partite 15 segnalazioni tutte molto documentate, a testimonianza che siete una regione attendibile». E mentre gli autori parlano, i visitatori di Gateway to Space continuano a entrare imperterriti in Fiera, potendo godere oltretutto della proroga della mostra, procrastinata fino a domenica 3 agosto, e dell’iniziativa I giovedí lunari, la nuova apertura infrasettimanale che permetterà ai visitatori di accedere alla mostra in orario pomeridiano e serale.
Anna Dazzan
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