In sei milioni cantano “Autostop” Il tormentone di Shade spopola e manda in orbita anche Lignano

Shade cerca il mare. E lo trova a Lignano Pineta. E con lui oltre 6 milioni di utenti che hanno visualizzato il clip che accompagna il suo “Autostop”, la nuova hit destinata a diventare uno dei tormentoni dell’estate 2020. Perché è sulla spiaggia friulana e in particolare sul Pontile a Mare che il rapper torinese, (alias Vito Ventura), ha registrato il video che sta spopolando in rete, tanto che a due settimane dalla sua uscita ha superato i 6 milioni di visualizzazioni. «Cercare il mare – ha raccontato lo stesso Shade – è una metafora, che racconta la ricerca di un qualcosa che porta emozione». E le splendide immagini della spiaggia di Lignano Pineta e del Pontile a Mare rendono perfettamente l’idea della sensazione di felicità cantata da Shade nel brano, prodotto da Jaro in collaborazione con il team di Itaca.
Uscito il 16 giugno su tutte le piattaforme di streaming, “Autostop” sembra davvero in grado di replicare la fortunata tradizione di hit estive del rapper torinese. Il videoclip è stato messo online sul canale YouTube del rapper «e poi balleremo sotto il cielo di questa città anche quando la canzone finirà» rappa Shade dalla spiaggia di Pineta, ballando sul pontile e scattando un selfie.
Una spiaggia selvaggia, una Jeep colorata, un luogo simbolo di Lignano, erano queste le prime richieste avanzate dalla produzione di Borotalco TV con Giulia Pacioni, Jacopo Colarmartino e con la video maker friulana Elisabetta Olivo, nel corso dei primi contatti tra Gianluca Novel di Fvg Filmcommission e Giorgio Ardito della società Lignano Pineta, che a sua volta ha subito coinvolto l’Amministrazione comunale e il concessionari della spiaggia Ge.Tur.: il brutto tempo si è messo d’impegno e così le date di registrazione sono slittate a dopo la metà di giugno.
Dalla sua diffusione in rete il videoclip sta spopolando e proprio per il numero crescente di visualizzazioni è già stato oggetto di alcuni servizi televisivi nazionali. —
P.M.
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