In scena a Maniago “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs”

MANIAGO. «Stay hungry, stay foolish» parola di Steve Jobs, quello della Apple, il genio che ha rivoluzionato il nostro stile di vita. A lui, o, meglio, all’azienda da lui fondata, il drammaturgo statunitense Mike Daisey ha dedicato lo spettacolo “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs”, in programma giovedì alle 20.45 al teatro Verdi di Maniago.
Un monologo che della mela morsicata (simbolo della Apple) racconta soprattutto il lato oscuro. La versione italiana, prodotta dallo Stabile del Friuli, è interpretata da Fulvio Falzarano ed è diretta da Giampiero Solari.
Lo spettacolo intreccia la luminosa epopea di Steve Jobs alla rivelazione del profilo inquietante e taciuto del “prezzo” pagato per quella tecnologia che ha cambiato il mondo. Mike Daisey è un convinto “seguace del culto di Mac” e ne ripercorre entusiasta i traguardi, mostrando, però, come dietro il successo ci sia anche altro.
L’assemblaggio dei computer avviene a Shenzen, in fabbriche dove non esistono né tutela né diritti degli operai, dove piccole mani di dodicenni puliscono i vetri degli iPhone con una sostanza tossica che li condannerà a un invalidante tremore.
Fabbriche dove, in nome del profitto, 430 mila operai sono trattati come “ingranaggi umani” e dove il problema dei suicidi dei lavoratori si è affrontato installando reti sotto i capannoni. Daisey denuncia e si augura che la consapevolezza collettiva faccia sì che quella mela che illumina i nostri oggetti più amati possa un giorno non nascondere alcun marciume.
Nel cartellone del Verdi di Maniago, il 28 gennaio è prevista la “Mandragola” di Niccolò Machiavelli, con la compagnia dell’Arca Azzurra diretta da Ugo Chiti. Si resta in tema di commedia, ma si cambia registro, il 4 febbraio: Nini Salerno e Mauro di Francesco, porteranno in scena “Vengo a prenderti stasera”, incontro tra la morte e un comico. Il 21 febbraio toccherà alla danza firmata Arearea.
“À Rebours”, sottotitolato “L’amore ai tempi dell’assenzio”, è un viaggio “contro” accompagnato dalle straordinarie musiche di Alva Noto & Ryuichi Sakamoto, Aphex Twin, CocoRosie, Giovanni Sollima. Sul palco anche la maniaghese Marta Bevilacqua.
L’8 marzo, festa della donna, serata fuori abbonamento a ingresso libero con una riflessione sulla condizione femminile: s’intitola“Luna” il monologo firmato e interpretato da Barbara Bovoli.
L’11 marzo, in scena un cast di stelle: Gianluca Guidi, Gianluca Ramazzotti, Ariella Reggio, Barbara Snellenburg, Marjo Berasategui ed Ela Weber in “Boeing Boeing”, commedia rimasta 7 anni in cartellone a Londra.
Info: 0427 709063 o www.ertfvg.it.
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