In centinaia a Claut per il concerto di Anzovino

Il pianista “ferma” la pioggia e offre al pubblico un inedito

CLAUT. La musica di Remo Anzovino spegne il diluvio, abbattutosi sulle Dolomiti Friulane, che per oltre un'ora ha imperversato nella spettacolare cornice naturale del Pian del Muscol.

Centinaia e centinaia di persone sono accorse a Claut sin dal mattino per ascoltare la musica del pianista compositore pordenonese e all’arrivo del forte temporale, pochi minuti prima dell'inizio, si sono barricate sotto i gazebo e chioschi, allestiti appositamente nell'area dalla Pro Loco e dalla Comunità Montana, aspettando che spiovesse pur di ascoltare la sua musica.

D’incanto il cielo ha iniziato a schiarirsi e alle 15, in ritardo di un’ora sulla tabella di marcia, il maestro è comparso sul palco e cambiando la scaletta prevista ha suonato una composizione inedita, registrata recentemente al Victor Studio di Tokyo, dedicata alla pioggia e alla speranza che dopodiché essa spunti un raggio di sole. Cosa puntualmente accaduta, insieme al lunghissimo applauso tributato all’artista dal pubblico.

Come un personale marchio di fabbrica, Anzovino è riuscito a creare l’esatta colonna sonora delle nostre montagne facendo interagire il suono del ruscello antistante il palco, il canto degli uccelli e il silenzi maestoso delle cime come elementi di una partitura musicale che ha dato spazio a brani più celebri del suo repertorio, ripescando anche il tema di Igloo, all’epoca inciso con il leader della Pfm, Franz Di Cioccio alla batteria, ed eseguendo due brani inefii tratti dal nuovo album che vedrà la luce alla fine dell'anno.

In un saliscendi di emozioni il pubblico è rimasto pietrificato in un silenzio quasi irreale quando Anzovino, a pochi chilometri da quella diga, ha eseguito la Suite per il Vajont riportando alla memoria una delle più grandi tragedie del nostro paese.

Dopo oltre un'ora di concerto, quando era spuntato il sole, richiamato dall'applauso scrosciante del pubblico Anzovino ha concesso due bis eseguendo la sensuale milonga Amante e Tabù, una delle pietre miliari della sua discografia. Un finale sensuale e ammaliante per una giornata davvero epica che ha chiuso ufficialmente il Festival dei Giovani delle Dolomiti e che rimarrà a lungo nella memoria del pubblico.

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