Il volo di Laura, la prima paracadustista disabile

SPILIMBERGO. «Avevo 22 anni e un figlio di 14 mesi quando la mia vita è cambiata di colpo: un grave incidente automobilistico, la lesione al midollo, un lungo tunnel di anni tra interventi chirurgici, interminabili degenze in ospedale e faticosi percorsi di riabilitazione e la difficile presa di coscienza della mia disabilità». Laura Rampini oggi ha 43 anni, due figli di 23 e 18 anni e i sogni a cui non ha mai rinunciato, lo sport e i viaggi. Ha un primato che è ancora tutto suo: è la prima paracadutista al mondo in carrozzina.
Ieri si è “raccontata” agli ospiti del Progetto Spilimbergo, il centro di riabilitazione socio-sanitaria punto di riferimento regionale e modello nazionale per la riabilitazione estensiva, il conseguimento della massima autonomia e l’avviamento allo sport delle persone con disabilità da mielolesione, con sede in località Favorita. Accolta dal presidente del sodalizio, l’altrettanto energico Sergio Raimondo, Rampini ha raccontato il suo amore per il paracadutismo attraverso le immagini di “Falling”, docu-film sulla sua “storia”, eccezionale testimonianza di tenacia, forza interiore e voglia di sognare e di ricominciare «anche quando la vita ti spezza le ali». «Il paracadutismo è una passione che ho fin da piccola – ha spiegato Laura, forte di oltre 150 lanci – così come lo sport in genere. Ma la sensazione di lasciarsi andare liberi nel cielo è la cosa a cui non avrei mai potuto rinunciare e anche dopo l’incidente ho sfidato i miei nuovi limiti riuscendo a superarli». Ma il “volo libero” non è l’unica passione di Laura, che ama viaggiare e girare il mondo. E così, insieme a Filippo Landi, paraplegico dal 2005 e plurimedagliato in competizioni nazionali di nuoto, ha dato vita al progetto “Liberamondo” allo scopo di avvicinare i disabili al mondo dello sport e dei viaggi.
«Per diffondere il nostro progetto abbiamo scelto il camper, che è il mezzo di trasporto ideale per una ritrovata autonomia – chiarisce Laura – e così, dal 2009, abbiamo preso a girare l’Italia in lungo e in largo, parte dell’Europa e anche Stati Uniti e Australia per promuovere la cultura dell’accessibilità e della vita indipendente».
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