Il pane con la corteccia degli abeti raccontato dal regista Bergman

UDINE. Lo hanno chiamato “Il pane che viene dal cuore”, ma in realtà il pane ideato e tenacemente realizzato dallo chef de “Il Fogolar” di Udine Stefano Basello è “figlio” di una delle tragedie naturali più drammatiche degli ultimi anni, la tempesta Vaia, che nell’ottobre del 2018 ha abbattuto decine di migliaia di alberi sulle montagne della Carnia. Ma il lavoro di Basello, chef eclettico e riservato, ha talmente affascinato il regista Swan Bergman (noto per aver curato molti video di Vasco Rossi) da diventare un documentario. La prima nazionale è in programma venerdì 16 ottobre, alle 18, al cinema Visionario di Udine.
Questo evento racconta una storia, dunque, fatta di circostanze positive ma anche di avvenimenti brutti. Ma soprattutto celebra persone uniche che credono ancora che ciascuno di noi, con le proprie azioni, possa cambiare in meglio il mondo.
Questa storia ha dunque inizio alla fine di ottobre del 2018 quando la furia della tempesta Vaia colpisce la Carnia e Sappada distruggendo migliaia di ettari di boschi - oltre l’1% dell’intera superficie forestale regionale -, con oltre un milione di metri cubi di legname a terra.
La tristezza per la devastazione tocca anche Stefano Basello cuoco de “Il Fogolar” dell’hotel Là di Moret e il legame forte con il suo territorio fa sì che si attivi per conservare e, in un certo senso far rivivere, la bellezza di questi luoghi e l’essenza degli alberi sterminati dalla furia della pioggia e del vento.
Con l’aiuto della sua brigata si mette al lavoro e recupera la corteccia degli abeti bianchi e rossi, ne estrae le parti commestibili e ne ricava una sorta di farina da utilizzare per ottenere del pane non solo buono e croccante, ma in grado di far tornare a vivere un territorio e la sua natura.
Il gesto di sensibilità e rispetto colpisce tempo dopo il secondo protagonista di questa storia, Swan Bergman, noto regista bolognese - sue la maggior parte delle regie live dei tour di Vasco Rossi – che si mette sulle tracce di Stefano e quando lo conosce ne rimane incantato.
Quest’uomo estremamente schivo che a tratti ricorda un folletto appena uscito dai boschi, cattura la curiosità di Swan a tal punto da decidere di farlo diventare il protagonista di un docufilm da lui diretto proprio tra le zone distrutte nel 2018, e le più incontaminate vallate carniche dove Stefano e i suoi ragazzi si recano da marzo a ottobre per recuperare erbe, bacche, licheni, gemme e piante selvatiche che diventano vere e proprie materie prime alla base delle preparazioni de “Il Fogolar”.
In “Pancor – Il pane che viene dal cuore” la convinzione di Bergman che la comunicazione può migliorare il mondo, e la capacità di Basello di trasmettere con semplicità la magia dei suoi luoghi, diventano un tutt’uno, un fil rouge che coinvolge Edoardo Marini, il terzo protagonista del documentario, che ha sempre creduto nei progetti di Basello incoraggiandolo affinchè il territorio, la sua storia, le sue radici e i suoi protagonisti fossero sempre al centro dell’offerta enogastronomica del ristorante del Là di Moret. —
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