“Il malato immaginario” è un grandissimo Tino Buazzelli

La collana “Il Teatro dall’antica Grecia al Novecento” propone il capolavoro di Molière nell’adattamento tv del 1963

Terzo appuntamento con i dvd della collana Il Teatro-dall’antica Grecia al Novecento proposti settimanalmente ai lettori da questo giornale e da tutti i quotidiani del Gruppo Gedi (ogni uscita euro 8.90 piú il prezzo del giornale). Come per tutte le uscite del progetto, si tratta di una gemma tratta da quel forziere straordinario che sono le Teche Rai: una messa in scena per la televisione di uno dei grandi classici della storia del teatro.

È la volta de “Il malato immaginario” di Molière, il grande autore del secolo d’oro del teatro francese. La versione proposta è quella che vede Tino Buazzelli sul palcoscenico nei panni dell’ipocondriaco più famoso della storia del teatro, nell’adattamento per il piccolo schermo di Silverio Blasi andato in onda nel 1963.

Il malato immaginario, che fu rappresentato per la prima volta al Palais-Royal parigino il 10 febbraio 1673, interpretato dalla Troupe de Monsieur, frère unique du Roi, tra cui lo stesso Molière (al secolo Jean– Baptiste Poquelin), che morì appena calato il sipario di una delle successive rappresentazioni, il 17 febbraio, è una commedia impregnata di realismo in cui una comicità bonaria e immediata aiuta a raccontare il male sociale e psichico del mondo.

Nel suo testo Moliére prende di mira la classe medica, ma nel mirino ha soprattutto i disvalori della società quando si tratta di vita e di morte. La vita è una malattia, qui aggravata dalla natura ipocondriaca del personaggio principale, ma che può restituire fiducia a «quelli che praticamente fanno una vita da malati per morire da sani», come cantò Enzo Jannacci. Il protagonista principale della pièce – in Francia nel XVII secolo, il termine “immaginario” indicava “pazzo”– è Argante, ossessionato in maniera nevrotica del proprio stato di salute e convinto che al mondo non ci sia nulla di più affidabile e importante della medicina.

Argante ha deciso di dare in moglie la propria figlia Angelica a un medico pasticcione, arrogante e ignorante per assicurarsi la presenza in casa a tempo pieno di un dottore, ma lei è sinceramente innamorata del bel Cleante...

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