Il Friuli-Venezia Giulia nei film della Cineteca: Giraldi e l’udinese Visentin

Nell’ultima serata del ciclo dedicato al paesaggio del Friuli Venezia Giulia, domani, giovedì, alle 20. 30 sarà proiettato al Visionario di Udine il film di Franco Giraldi “Un anno di scuola” (1977), ambientato a Trieste e tratto dal racconto del 1929 di Gianni Stuparich. Introdurrà la proiezione Carlo Gaberscek. La serata è a cura della Cineteca del Friuli e della Mediateca Quargnolo.
Pochissimi, fino a qualche decennio fa, erano i registi cinematografici nati nella nostra regione. Tra essi, Franco Giraldi, nato nel 1931 a Comeno (già in provincia di Gorizia), ma triestino d’adozione. Poco più che ventenne si trasferisce a Roma, dove, dopo aver lavorato come aiuto regista, grazie all’ottimo risultato delle sue riprese come regista della seconda unità in “Per un pugno di dollari” (1964), inizia la sua carriera di regista dirigendo alcuni film western (girati in Spagna), poi commedie all’italiana ( “La bambolona”, “Cuori solitari”, “La supertestimone”, “Gli ordini sono ordini”, “La giacca verde”) con attori famosi come Ugo Tognazzi, Monica Vitti, Senta Berger.
Nel 1973, il suo amico Tullio Kezich che allora lavorava alla Rai come produttore, gli propone di portare sullo schermo il romanzo dell’istriano Pier Antonio Quarantotti Gambini “La rosa rossa”, primo film di una trilogia di sapore letterario che comprende “Un anno di scuola” (1977), dal racconto omonimo del triestino Giani Stuparich, e “La frontiera” (1996), dal romanzo del triestino Franco Vegliani.
Tre film, dunque, tratti da opere di autori giuliani e ambientati negli anni ’10 del Novecento (prima e dopo la Grande Guerra). Sono film che segnano una svolta nel lungo viaggio di Franco Giraldi attraverso il cinema, perché, dopo una serie di film di carattere commerciale, può dedicarsi all’evocazione di un mondo di cui conosceva profondamente atmosfere, sentimenti, caratteri, stati d’animo, psicologie e tensioni, in particolare la peculiare situazione di vivere in una realtà di confine, che aveva sperimentato negli anni della sua infanzia e prima giovinezza. È una realtà che Giraldi sa rendere con sincera adesione, sensibilità e finezza, qualità che fanno di queste opere dei veri film d’autore. “Un anno di scuola” racconta la storia di Edda Marty, ragazza volitiva e determinata che, proveniente da Vienna, per potersi iscrivere all’università, nell’anno 1913-14 frequenta, come unica donna, l’ultima classe di un liceo classico, a Trieste. Tra gli attori: Stefano Patrizi, Mario Adorf, l’udinese Giovanni Visentin e lo stesso Franco Giraldi. —
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