Il fiume che scorre nell’Ade
Il primo è stato Scipione, poi è arrivato il turno di Annibale e Nerone. Nel 2013 ci fu Caronte. E ora è il turno Flegetonte. Da alcuni anni i meteorologi nazionali si sbizzarriscono per dare un nome agli anticicloni africani: dai miti dell’antica Grecia, ai grandi combattenti e imperatori romani. Più un’operazione di marketing che altro. Ora a essere “scomodato” è il temibile Flegetonte, uno dei fiumi che scorrono nell’Ade, l’oltretomba nella mitologia greca. Nell’Odissea viene menzionato per la prima volte da Circe quando impartisce a Ulisse le istruzioni per evocare Tiresia. Secondo Platone nel Fedone nel fiume erano immersi, come supplizio, i parricidi e i matricidi. Nell’Eneide viene descritto come un fiume impetuoso e fiammeggiante. E infine nell’Inferno di Dante alla riva del Flegetonte corrono nudi sotto una pioggia di fuoco i sodomiti. Letteralmente significa “fiume di fuoco”. Mai nome fu più azzeccato, visto il caldo che ci aspetta nei prossimi giorni. (d.v.)
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