Il filosofo Tagliagambe al Mimesis: «La vita sulla Terra così com’è oggi è votata all’estinzione»
Ospite all’evento nel capoluogo friulano: «Le trasformazioni sono molto più rapide»

UDINE. Si conclude oggi, sabato 4 novembre, la decima edizione di Mimesis, il Festival udinese di filosofia dedicato quest’anno al tema Filosofia e trasformazione digitale. Tra gli appuntamenti odierni Noosfera/ Semiosfera con Silvano Tagliagambe in colloquio con Elisabetta Gora che avrà luogo alla Torre di Santa Maria alle 16.
Professore emerito di Filosofia della Scienza Silvano Tagliagambe è una delle voci più importanti del panorama filosofico ed epistemologico italiano, autore di centinaia di saggi, molti dei quali sono focalizzati in particolare sui processi di digitalizzazione nella comunicazione e nello sviluppo del pensiero, tra cui “Metaverso e gemelli digitali.
La nuova alleanza tra reti naturali e artificiali”(Mondadori), “Come in uno specchio. Il cervello e il suo ambiente” (Mimesis). Nonché divulgatore e traduttore dell’opera del filosofo russo Vladimir Vernadskij che già nel secolo scorso aveva affrontato il tema del rapporto tra uomo e ambiente.
Un tema di stringente attualità per le implicazioni che l’azione dell’uomo e le sue invenzioni possono portare non tanto alla distruzione del pianeta quanto alla fine del genere umano. «Perché – spiega il professor Tagliagambe – il problema sta proprio in questi termini: nel pericolo cioè che non la Terra ma la vita sulla Terra, almeno come l’abbiamo sperimentata sino ad oggi, sia votata all’estinzione».
Entrando quindi nel merito della sua conversazione il professor Tagliagambe spiega innanzitutto il significato dei due termini del titolo, Noosfera e Semiosfera. «Il concetto di noosfera è stato introdotto dallo scienziato russo Vernadskij, che esattamente un secolo ha dato il via a una linea di ricerca che è all’origine delle discussioni attuali sull’antropocene, ossia l’azione che l’uomo con i suoi processi mentali, e le sue invenzioni e scoperte, non solo sta incidendo sull’evoluzione naturale ma lo sta facendo in modo tale da accelerare in maniera considerevole lo sviluppo dell’evoluzione naturale stessa».
Lei sta dicendo che ciò che prima avveniva nel corso di millenni e di secoli oggi si realizza nel corso di decenni.
«Esattamente. E questo è confermato anche dal fatto che oggi le neuroscienze ci dicono che anche il nostro cervello negli ultimi decenni, proprio in seguito e soprattutto ai progressi della tecnologia ha subito modificazioni che prima si registravano in tempi lunghissimi».
Questo che cosa ha comportato?
«Ha contribuito a imprimere nuovi e più accelerati sviluppi all’evoluzione naturale. Il tutto provocato da quello che chiamiamo noosfera, ossia la capacità della ragione (nous) a creare un ambiente (sfera), attraverso la scienza e la tecnologia, creature della ragione umana, che retroagisce sull’ambiente naturale e non solo lo modifica in maniera insistente, ma ne accelera lo sviluppo in maniera impensabile fino a non molto tempo fa. In ritmi in maniere che possono essere anche pericolosi».
E lei si riferisce, immagino, all’inquinamento, al riscaldamento globale, alla sovrappopolazione, ai rischi del nucleare.
«Si! Dostoevskij diceva che il purgatorio, che nella cultura russa non esisteva come idea, era la terra che può diventare un inferno o paradiso a seconda delle scelte che fa l’uomo. Oggi molti paventano timori verso l’Intelligenza artificiale, ma anche in questo ambito tutto dipende dall’uso che se ne fa. Il capire, il comprendere il senso dei processi dipende dall’uomo, è solo lui in grado di tenere le fila dei significati delle cose, non le macchine o l’intelligenza artificiale. È a lui che spetta l’ultima parola».
E veniamo allora al concetto di semiosfera.
«Si tratta dell’ambiente artificiale che viene creato dalla letteratura e dall’arte. Perché i testi letterari, ad esempio la Divina commedia, ci descrivono un mondo che non è il mondo reale ma un mondo possibile che poi si imprime sul nostro immaginario: un arricchimento dell’immaginazione e della creatività (noosfera) che può cambiare radicalmente i nostri sistemi di pensiero e i nostri comportamenti. I quali a loro volta vanno a incidere sull’ambiente naturale e lo modificano».
Tagliagambe sarà domani, domenica 5 novembre, al teatro Comunale di Monfalcone per un dialogo con Roberto Masiero e Luca giro su Etica e mondi digitali in dialogo.
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