Guida Michelin, ecco i ristoranti stellati premiati in Fvg: la Francia ci apprezza, Scarello il capofila

In classifica Agli Amici, Altran, Al Ferarut, Al Cacciatore-la Subida, La Primula, L’Argine, La Taverna, Harry’s Piccolo
Emanuele Scarello
Emanuele Scarello

Friuli Venezia Giulia più ricco di stelle. La Guida Michelin 2019 presentata a Parma ha premiato la cucina regionale aggiungendo al suo firmamento un nuovo astro, il triestino Harry’s Piccolo che porta i locali stellati della regione a quota otto. Saldo alla testa della “brigata” resta Gli Amici (Godia) dello chef Emanuele Scarello, due stelle confermate per lui, come confermata è la stella di Osteria Altran (Ruda), Al Ferarut (Rivignano), Trattoria Al Cacciatore - della Subida (Cormons), La Primula (San Quirino), L’Argine di Vencò (Dolegna del Collio), La Taverna (Colloredo di Monte Albano).



Volendo far valere le origini, un po’ nostra è anche la stella, di Berton: ristorante milanese, chef Andrea Berton – friulanissimo (nato a San Vito al Tagliamento, cresciuto tra San Daniele e Tarvisio). Tornando alla cerimonia, il Friuli Venezia Giulia ieri ha avuto non uno, ma due momenti di festa. Harry’s Piccolo è stato promosso con la sua prima stella e ha visto salire sul palco dell’auditorium Paganini il resident chef Alessandro Buffa per la foto di rito insieme al nuovo direttore internazionale delle Guide Michelin Gwendal Poullenc. Prima di lui a calcare le assi della ribalta è stato però Augustin Devetak dell’omonima Locanda di Savogna d’Isonzo che la guida ha inserito anche quest'anno tra i Bib Gourmand - 257 in Italia, 11 in Fvg - locali dove mangiare bene a meno di 32 euro (35 nei capoluoghi e nelle località turistiche).

La novità non è però questa, visto che tra i “Bib” Devetak c'era già. Congedate le autorità dal palco, è stato il momento dei premi speciali, uno dei quali - era stato annunciato alla vigilia della cerimonia - sarebbe andato appunto a uno dei 257 ristoranti indicati con la faccia sorridente dell’Omino Michelin che si lecca i baffi.



Il premio speciale “Passion for wine”, primo riconoscimento a essere consegnato, è andato alla Locanda Devetak, “il cui amore per il vino - recita la motivazione - traspare da ogni consiglio dato al cliente” e naturalmente dalla “ricca selezione di vini, nazionali e internazionali, in cui spiccano etichette dei Paesi limitrofi, dalla Slovenia all’Austria, dall’Ungheria alla Germania”.

Per una stella guadagnata, vanno segnalati 4 Bib Gourmand in meno rispetto all’anno passato. Erano 15, ne restano 11: Al Piave (Mariano del Friuli), Ai Campi di Marcello (Monfalcone), Locanda Devetak (Savogna d’Isonzo), Ai Cacciatori (Cavasso Nuovo), La Ferrata (Pordenone), Trattoria Al Parco (Buttrio), Borgo Poscolle (Cavazzo Carnico), Al Monastero (Cividale del Friuli), Alla Pace (Sauris), Osteria di Villafredda (Tarcento) e Miculan (Tricesimo). I quattro in meno sono l’Hostaria Allegra (Udine), Al Castello (Fagagna), Krizman (Monrupino), Nuovo Savron (Trieste).



Un cenno infine alla guida nella sua interezza. Il “Re” dell’edizione 2019 è senza dubbio Mauro Uliassi, chef del ristorante di Senigallia che porta il suo nome premiato dalla guida con le tre stelle che quindi ora sono in 10 ristoranti a vantare nel Belpaese. Nessuna novità invece tra le file dei 39 due stelle (Cracco per capirci è rimasto a quota una), mentre ben 29 sono le nuove monostelle - in tutto 318 - di cui ben due premiano il talento (a questo punto anche manageriale) dello chef Antonino Cannavaccuiolo (sono andate ai suoi due suoi bistrot di Torino e Novara)

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