Grandi classici e novità È la stagione del Rossetti

erica culiat
A partire dal 22 ottobre con L’onore perduto di Katharina Blum di Heinrich Böll, nuova produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, ecco al via la stagione 2019/20 firmata da Franco Però.
La prosa, 16 spettacoli, e gli Altri percorsi, altri 15, propone grandi attori: Franco Branciaroli, Roberto Herlitzka, Renato Carpentieri, Anna Maria Guarnieri, Giulia Lazzarini, Sebastiano Lo Monaco, Giuseppe Cederna, Gabriela Lavia, Maddalena e Giovanni Crippa, Alvia Reale, Elisabetta Pozzi, Laura Marinoni, Massimo De Francovich e grandi autori classici come Shakespeare con La Tempesta, Sofocle con l’Antigone, Carlo Goldoni con La casa Nova, Molière con Tartufo, Goethe con Le affinità elettive, Ibsen con il John Gabriel Borkman, Scarpetta con Miseria e Nobiltà miscelati sapientemente con quelli contemporanei.
Un’offerta sfarzosa. Certo oggi in questa società liquida, aggettivo baumiano ormai inflazionato, intercettare i gusti del pubblico non è facile. Se un tempo Trieste impazzava per il musical, oggi è più orientata per i concerti; non così Udine dove gli abbonamenti musical e operetta vanno a ruba. Azzardiamo qualche titolo che potrebbe strappare l’attenzione dei Millennials e della Generazione Z? Kobane Calling on stage dove Nicola Zavagli trasforma il celebre fumetto di Zerocalcare in un docuteatrale che racconta l’esperienza di giovani volontari partiti per la città simbolo della resistenza curda. Dracula che Sergio Rubini succhia da Bram Stoker e interpreta al fianco di Luigi Lo Cascio. Proprietà e atto non tanto perché l’ha scritto Will Eno, forse lo conoscono forse no, ma perché ll protagonista è Francesco Mandelli, volto di Mtv, attore, regista, musicista e scrittore. The Choir Man, spettacolo in esclusiva nazionale che due anni fa ha conquistato l’Edinburgh Fringe Festival, con un cast maschile che canta e balla Kety Perry, i Queen, i Red Hot Chili Peppers. Questa è l’unica produzione straniera, piccola, nel cartellone musical orfano ormai di quelle produzioni internazionali cui eravamo abituati. A parte Pinocchio Reloaded. Favola di un burattino senza fili sulle musiche di Bennato, unica novità, ritroviamo, Aggiungi un posto a tavola, Notre Dame de Paris che solo a Trieste e a Milano viene dato in un teatro e il semprebianco Slava’s Snowshow. Non delude la stagione di danza per la quale dovremo aspettare l’anno nuovo, se escludiamo Lo Schiaccianoci di un Russian Classical Ballet. Otto proposte, tra cui la compagnia Bodytraffic di Los Angeles, l’Australian Dance Theatre, la Compagnie Käfig, l’Hubbard Street Dance Chicago. Ritornando alla prosa, segnaliamo Jezabel della Némirovsky per la regia di Paolo Valerio, Le ultime lune di Bordon, Rumori fuori scena di Frayn, Lucido di Spregelburd per la regia di Ferrini.
Il cartellone completo è scaricabile su ilrossetti. it –
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