Goldin tra Van Gogh e Canaletto due mostre-evento a Padova

Licio Damiani
Due grandi eventi culturali sono stati programmati a Padova nel 2020 e nel 2021 da Marco Goldin per celebrare i 25 anni d’attività di Linea d’Ombra, la casa editrice che organizza importanti rassegne d’arte:
Dal 10 ottobre 2020 all’11 aprile 2021 si svogerà nel bellissimo Centro Altinate San Gaetano, nel cuore della città, la mostra dedicata a Van Gogh I colori della vita. Il “sodalizio” tra Goldin e Van Gogh è ben consolidato. Libri, spettacoli, film e soprattutto una serie di esposizioni a Treviso, Brescia, Genova, Vicenza hanno affascinato oltre 2 milioni e mezzo di persone. La rassegna, colma di capolavori, riunirà un centinaio di opere, tra dipinti e disegni, del maestro olandese, con prestiti da miolti musei europei e americani e, in modo particolare, dai due “templi” del culto di Van Gogh, il Museo di Amsterdam e il Museo di Otterlo. «I quadri che, vi saranno inclusi – ha detto Goldin, presentando l’iniziativa assieme al sindaco di Padova Sergio Giordani e all’assessore comunale alla cultura Andrea Colasio – non saranno soltanto famosi, ma anche pieni di quel vento lieve che muove la vita e la fa incanto e promessa».
Poi, dal 30 ottobre 2021 al primo maggio 2022 i riflettori saranno puntati su Storie dei cieli da Canaletto a Monet-L’incontro dell’azzurro e altri colori, dai vedutisti agli impressionisti. Si tratterà di un’ampia rassegna storica, di carattere tematico, che rappresenta i filoni entro i quali si è sviluppata l’attività di Linea d’ombra soprattutto nell’ultimo decennio. La mostra, dato il suo argomento, non potrà che farsi a Padova. Infatti due giganti, Giotto con il suo cielo stellato nella Cappella degli Scrovegni e Galileo con i suoi studi e con l’utilizzo del cannocchiale faranno da sfondo, segnandone idealmente l’incipit, al magnifico viaggiio nella profondotà dei cieli. «Un viaggio – ha sottolineato Goldin – che atttravero decine di dipinti si distenderà dai cieli sopra Venezia di Canaletto, Bellotto e Guardi al tempo romantico da Turner e Friedrich e al naturalismo di Contable e Corot, fino agli anni impressionisti sigillati dai capolavori di Monet. In lui il cielo fu subito incanto del vedere e del vivere. E sarà Nicolas de Staël a chudere, con i suoi cieli in parata, in pieno ’900, questa strada fatta di colore e vita». –
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