Gli ebrei in Friuli una rilevante storia di popolo

UDINE. La storia delle Comunità e dei nuclei ebraici presenti in Friuli Venezia Giulia tra il Medioevo e l'età contemporanea ci viene offerta dagli atti del convegno internazionale “Gli ebrei nella...

UDINE. La storia delle Comunità e dei nuclei ebraici presenti in Friuli Venezia Giulia tra il Medioevo e l'età contemporanea ci viene offerta dagli atti del convegno internazionale “Gli ebrei nella storia del Friuli Venezia Giulia. Una vicenda di lunga durata”, tenuto a Ferrara dal 12 al 14 ottobre 2015, organizzato dalla Fondazione museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara. Questa rigorosa e affascinante testimonianza è stata realizzata grazie al sollecito interesse e impegno da parte del Meis, e sarà presentata oggi alle 17.30 in sala Ajace.

Il volume illustra gli aspetti culturali, economici e sociali di una minoranza che viveva e operava in contesti politici diversi: il “Friuli veneto”, ovvero le attuali Province di Udine e di Pordenone; il Friuli asburgico, corrispondente alle Province di Trieste e di Gorizia. Il volume è dedicato alla memoria di Ivonne Pastore Zenarola, che ricoprì per molti anni la carica di direttrice dell’Archivio di Stato di Udine.

Autorevoli studiosi hanno illustrato fondamentali tematiche storiche, economiche, culturali. Laura Casella ha presentato un sintetico quadro del territorio friulano lungo i secoli moderni, evidenziando l'influenza che l'aspetto geopolitico di terra di confine ha rivestito nella sua vicenda storica e storiografica. Francesca Tamburlini ha studiato l'insediamento ebraico di Udine tra la fine del Quattrocento e la metà del Cinquecento attraverso le fonti della Biblioteca civica Joppi e dell'Archivio di Stato di Udine. Giovanni e Silvia Tomasi, attraverso l'analisi delle condotte feneratizie, si sono occupati dei rapporti tra i banchieri ebrei e le autorità cittadine di Pordenone tra Medioevo ed età moderna. Pier Cesare Ioly Zorattini ha presentato la vicenda del medico Joseph Capriles tra il feudo Savorgnan di Chiavris (Udine) e Curaçao nelle Indie Olandesi, focalizzando la sua attenzione sulla strategia matrimoniale adottata dal doctor de la espada nelle Province Unite prima del suo approdo definitivo a Willemstad di Curaçao. Emanuele D'Antonio ha analizzato l'élite ebraica udinese durante l'età austriaca, focalizzando la propria attenzione sulle famiglie emergenti, in particolare i Ventura. Milena Maniago ha preso in esame l'attività di una delle famiglie eminenti del mondo ebraico friulano, i banchieri Luzzatto, nella San Daniele del Seicento. Paolo Goi si è misurato con un tema affascinante: il rapporto tra Ebraismo e antiebraismo nei numerosi cicli pittorici presenti nelle chiese della Regione. Pietro Ioly Zorattini ha studiato il fenomeno della conversione al Cattolicesimo degli ebrei di Gorizia durante l'Ottocento. Valerio Marchi ha infine offerto una sintesi esaustiva della storia dell'insediamento ebraico udinese tra il 1848 e i giorni nostri.

Il volume offre le linee fondamentali che caratterizzarono le vicende degli ebrei del Friuli Venezia Giulia. Il libro sarà presentato oggi in sala Ajace, alle 17.30, a cura dell'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, con il patrocinio dell'Università degli Studi di Udine e della Comunità Ebraica di Trieste.

Ne parleranno il professor Andrea Zannini, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università degli Studi di Udine, docente di Storia Moderna e Storia del Turismo, il prof. Michele Sarfatti, già direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (Cdec) di Milano e componente del Comitato scientifico della Fondazione Meis. (a.d.)

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