Giuliano Palma: «Il mio è un invito a stare bene»

Il cantante e la sua hit dell’estate “Bada Bing”. Sabato sarà all’Outlet Village di Palmanova

AIELLO: Pronti per una serata piena di allegria e spensieratezza? Domani alle 21, all’Outlet Village di Palmanova, arriva Giuliano Palma con il suo travolgente groove.

Bada Bing, il singolo frutto della collaborazione con l’astro nascente del pop internazionale Cris Cab e pezzo d’apertura dell’ultimo album Groovin’, è uno dei tormentoni dell’estate, una di quelle hit che ti fanno venire voglia di ballare, di cantare, di tirare tardi.

Con Groovin’, uscito per Universal a inizio luglio, Giuliano Palma aveva voglia di portare un concentrato di energia. «Non è un caso se il disco è uscito all’inizio dell’estate - ha dichiarato The King -. Non è neppure un caso se parto subito in tour. Sì, la mia musica invita alla danza all’aria aperta, a divertirsi, a stare bene. È questo che deve fare. D’estate viene più facile, e forse di inverno, col freddo, è più necessario. Per cui non mi fermerò alle date di luglio e agosto».

La tappa di domani all'Outlet Village di Palmanova (nella piazzetta principale, a ingresso gratuito) è la seconda data del tour partito il primo luglio da Torino. Il concerto sarà un coinvolgente viaggio nella musica italiana e internazionale, attraverso la reinterpretazione di brani di diverse epoche, esaltate dalla voce ricca di soul di Giuliano. Groovin’ è, infatti, un album composto quasi esclusivamente da cover, impreziosito però da duetti originali.

In Splendida Giornata di Vasco, Palma duetta con Fabri Fibra, in I say I’ sto cca di Pino Daniele con Clementino e nella goiocosa Don’t go breaking my heart di Elton John con Chiara Galiazzo. Poi ci sono le interessanti versioni di You’ll never walk alone di Rodgers/Hammerstein, adottato come inno ufficiale dai tifosi del Liverpool, I’m in themood for love, brano del 1935 portato al successo da Louis Armstrong e Groovin dei Young Rascal che dà il titolo a tutto l’album.

Qualcuno ha obiettato che il ritorno alle cover è un passo indietro rispetto a Old Boy, disco del 2014 in cui The King aveva scritto (con qualità) tutti i suoi brani. Il cantante, dopo il divorzio dai Bluebeaters, sembrava aver cambiato strada: dalla rivisitazione del pop italiano degli anni Sessanta e Settanta, con classici e b-side trasformati in ska danzereccio e festaiolo, nell’album di due anni fa aveva sorpreso appunto per la qualità dei testi.

Con Groovin’ ritorna sulla strada di un tempo, ma semplicemente per pigrizia. «Sono troppo pigro - ha dichiarato in un’intervista - scrivere mi piace, ma è molto impegnativo. Mentre avevo ancora una manciatina di vecchie canzoni con le quali divertirmi e così è nato Groovin’. Nella scelta dei brani da reinterpretare seguo la mia passione, i miei ricordi di bambino. In questo disco ci sono Applausi dei Camaleonti e Qui e là di Patty Pravo, che ricordavo tra Sanremo e Canzonissima. Per non dire di Canzone di Don Backy, un classico più nella sua versione che in quella di Celentano. Però, stavolta, ho fatto un passo avanti anche nel tempo con Vasco e con Pino Daniele».

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